(ACON) Gorizia, 30 ago - "Matrimoni, tradizioni perdute,
conservate, recuperate, una metafora che il 49° congresso
regionale di tradizioni popolari esprime e da cui emergono i
simboli che, come nel rituale del matrimonio, attraversano i
confini di Gorizia e Nova Gorica, si contaminano e confondono".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo,
presente oggi al 53° Festival mondiale del Folklore di Gorizia, e
collegandosi a un riferimento del giornalista Rudi Pavic,
intervenuto nel convegno evidenziando il rischio di appiattimento
e di perdita delle antiche tradizioni dei "matrimoni" con la
globalizzazione. "La metafora del matrimonio è azzeccata per
l'unione tra le due città, Gorizia e Nova Gorica, dovrebbero
però fare maggiore sintesi e operare di più nel concreto".
Secondo Fasiolo "servono forti scelte comuni, non bastano
iniziative di restyling transfrontaliere, concerti, conferenze,
spettacoli di livello. Le politiche comuni e condivise sono
troppo poche. Il 2026 deve sfociare in 'matrimonio', per dirla
con il titolo del convegno del festival del folklore, vanno
consolidate politiche urbanistiche, ambientali, di trasporti e
logistica, del turismo, socio sanitarie, del mondo produttivo,
oltre a quelle scolastiche e culturali".
Si incomincia ora, conclude, a intravvedere "qualche timido
segnale, corsi universitari, master ma c'è un tessuto produttivo
stagnante da rilanciare e una visione più solida di un territorio
unitario e unico che può essere la grande chance".
ACON/COM/fa