(ACON) Trieste, 30 ago - "Ritengo profondamente inopportuno che
un'Amministrazione locale, custode di valori democratici e di una
tradizione culturale universale come quella aquileiese, si presti
a iniziative che rischiano di legittimare regimi responsabili di
una cruenta repressione e di aperte violazioni delle libertà
fondamentali".
Lo rimarca, in una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria
Capozzi (Movimento 5 Stelle), prendendo la parola sulla querelle
legata al "Meeting Aquileia+Alexandria", in programma nella città
patriarcale dal 2 al 5 settembre, che "prevede la contestata
partecipazione di una delegazione egiziana".
"Non possiamo dimenticare - aggiunge l'esponente pentastellata,
facendo riferimento alla terribile vicenda che ha coinvolto il
giovane studioso cresciuto a una manciata di chilometri dalla
stessa Aquileia - che, proprio dall'Egitto, arriva una delle
ferite più dolorose e ancora aperte per il nostro territorio e
per tutto il nostro Paese: il sequestro, la tortura e l'uccisione
di Giulio Regeni".
"I familiari del ricercatore - precisa Capozzi - attendono verità
e giustizia ormai da troppi anni. Organizzare incontri ufficiali
con i rappresentanti di quello stesso Stato, senza alcun
riferimento a questa drammatica e intollerabile vicenda,
rappresenta a nostro avviso un atto irrispettoso nei confronti
della memoria di Giulio e della battaglia civile che la sua
famiglia porta avanti con generosità e coraggio".
"La storia di Aquileia, città patrimonio dell'umanità, è quella
di un luogo di dialogo, scambio e apertura. Tuttavia, il dialogo
- sottolinea la rappresentante del M5S - non può e non deve mai
trasformarsi in una vetrina diplomatica capace di nascondere
situazioni drammatiche. Lo stesso direttore della Fondazione
Società per la conservazione della Basilica di Aquileia, Andrea
Bellavite, sembra essere stato tenuto all'oscuro dell'iniziativa
e, attraverso i mezzi di informazione, si è detto a sua volta
contrario alla visita".
"Siamo convinti - conclude Capozzi - che un Comune debba
rappresentare i propri cittadini non solo nelle cerimonie e negli
eventi culturali, ma anche e soprattutto nelle scelte etiche che
qualificano il senso di una comunità democratica".
ACON/COM/fa