DENATALITÀ. PELLEGRINO (AVS): INCLUDERE STRANIERI E TRATTENERE GIOVANI

(ACON) Trieste, 18 ago - "Quanto riportato dalla stampa locale, ovvero il crollo delle nascite nella nostra regione, non fa altro che confermare che l'analisi politica che ho evidenziato a più riprese nelle sedi istituzionali era corretta: sempre più culle vuote e un costante aumento dei decessi vengono in parte compensati dai flussi migratori che permettono alla Regione Friuli Venezia Giulia di mitigare parzialmente gli effetti di questo trend negativo". Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino (Avs), a margine del dibattito "sull'inverno demografico che caratterizza il nostro Paese e in special modo la nostra regione che, fino a una manciata di anni fa, era la più vecchia d'Italia". "È anacronistico pensare di affrontare e cercare di governare un fenomeno globale, come quello dell'immigrazione - evidenzia Pellegrino -, facendo propaganda di partito senza impegnarsi a portare sui tavoli politici un piano che avvii una progettualità concreta e sostenibile. È ormai un dato di fatto che l'Italia, da decenni, perde teste pensanti, formate dalle nostre scuole pubbliche, e prende manodopera dall'estero. Affrontare questa questione attraverso lo spauracchio dell'invasione o della sostituzione etnica, argomenti tanto cari a gran parte della destra di governo, non solo non produce nulla di buono ma crea tensioni sociali sempre più forti". "E non saranno di certo le ricette avanzate da alcuni - incalza la consigliera - di operare in un regime neocoloniale con il prelievo diretto della forza lavoro all'estero, e nella fattispecie dal Ghana, che si potranno risolvere le questioni sociali e culturali. È palese come le nostre imprese, di qualsiasi ordine e grado, abbiano un estremo bisogno di manodopera, non necessariamente specializzata ma di sicuro a basso costo, che però alla conclusione del turno di lavoro dovrebbe smaterializzarsi e non avanzare alcuna richiesta di fattiva inclusione". "Si preferisce fare, invece, muro contro muro, cercando di fermare un flusso mosso da povertà, guerre e cambiamenti climatici, con proclami e spot che colpiscono più la pancia che la testa delle persone. Si cerchi invece di creare il giusto equilibrio - spiega l'esponente di Avs - tra il flusso degli stranieri che vengono da terre anche lontane e quello dei nostri ragazzi che, in un sistema economico basato su regole liberiste sempre più rivolte all'utile per pochi e a scapito di molti, preferiscono abbandonare il nostro territorio per cercare quelle opportunità che sembrano venute meno nel Paese che ha prodotto tanta bellezza e che per secoli, aiutata dalla sua posizione strategica nel Mediterraneo, è stata un crocevia non solo di culture e scambi, ma anche un territorio soggetto a ricca contaminazione culturale". ACON/COM/rcm