(ACON) Trieste, 18 ago - Laura Fasiolo, consigliera regionale
del Pd, fa sapere di aver protestato "insieme al consigliere
comunale Bandelj e al dipendente regionale Gentile, dopo aver
appreso che l'8 agosto scorso con una nota stampa il ministero
dell'Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) aveva
comunicato di aver adottato il decreto attuativo che regola gli
incentivi a fondo perduto per l'acquisto di veicoli elettrici".
"L'intervento, finanziato con risorse (597 milioni di euro) del
Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) - aggiunge la
Fasiolo - era destinato a persone fisiche e microimprese con
residenza, o sede legale, nelle Aree urbane funzionali (Fua). Per
quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, solo Gorizia e
l'Isontino rimarranno escluse da questi nuovi incentivi nazionali
in quanto non rientranti in uno dei requisiti principali per
usufruire degli incentivi e cioè la collocazione all'interno
delle Fua".
"Ho fatto un debito controllo - afferma la dem - e constatato
come in effetti Gorizia non compare all'interno del portale
Situas (Sistema informativo territoriale delle unità
amministrative e statistiche) dell'Istat, sezione 'Unità
territoriali', nel report che contiene i codici identificativi e
le denominazioni delle Fua 2011, la loro composizione in termini
di Comuni costituenti con indicazione della Città di riferimento
e delle Zone di pendolarismo. Va, però, fatta una seria
riflessione sui dati: dal 2011 ad oggi, si sono ampiamente
sviluppati gli assetti infrastrutturali, il piano del traffico e
le imprese della provincia di Gorizia, con particolare riguardo
al ruolo fondamentale del cantiere navale di Monfalcone,
trainante nello sviluppo del distretto industriale provinciale e
del suo indotto, con conseguente incremento demografico, della
manodopera e del pendolarismo".
Inoltre, "la scelta di destinare i contributi unicamente alle
Aree urbane funzionali, dettata probabilmente dalla volontà di
supportare allora concretamente cittadini e piccole imprese nei
contesti urbani più esposti all'inquinamento, rende impossibile
oggi per i residenti e le microimprese della provincia di Gorizia
beneficiare delle agevolazioni previste, trasformando una
opportunità per tutti in un ostacolo per la transizione ecologica
del territorio".
"Ho perciò interrogato la Giunta regionale per sapere come, a
seguito dell'esclusione di Gorizia e del suo territorio da questa
nuova linea contributiva ministeriale, intenda procedere presso
il Mase e se ritenga necessario e urgente chiedere una revisione
dei parametri per accedere ai finanziamenti, affinché tenga
conto anche delle aree meno urbanizzate, o quantomeno che venga
prevista una linea contributiva per l'acquisto di veicoli
elettrici anche per le aree meno urbanizzate".
"Le Fua (Functional Urban Area) - si apprende dalla consigliera
-, rappresentano una delle più recenti e significative evoluzioni
nel campo della pianificazione territoriale e delle politiche
urbane europee. La loro definizione è stata strutturata in modo
rigoroso, impiegando la Geostat population grid 2011 attraverso
la collaborazione fra Eurostat, OCSE e gli istituti nazionali di
statistica, tra cui l'Istat, e trova applicazione diretta in
numerose strategie di programmazione, specialmente nell'ambito
delle politiche di coesione e dei fondi strutturali europei. Le
Fua, composte da una città con una popolazione di almeno 50.000
abitanti e dalla propria area del pendolarismo, rappresentano
contesti urbani integrati, in cui i territori sono interconnessi
da un punto di vista economico. L'area del pendolarismo è
definita dai flussi per motivi di lavoro registrati al censimento
generale della popolazione 2011".
ACON/COM/rcm