SALUTE. MASSOLINO (PAT-CIV): BOCCIATA NOSTRA PROPOSTA RAFFORZARE I CSM

(ACON) Trieste, 14 ago - "Leggiamo sulla stampa dell'epilogo tragico che ha colpito una famiglia che si era più volte rivolta al Centro di salute mentale (Csm) di Trieste. Comprendiamo la rabbia dei familiari e esprimiamo vicinanza per il loro immenso dolore. I Csm devono essere potenziati, in termini di risorse e personale, e aggiornati ai bisogni di cura attuali. Lo sosteniamo da sempre e infatti anche all'ultimo Assestamento di bilancio avevamo presentato un emendamento per potenziare il loro personale, a seguito delle interrogazioni presentate sul fabbisogno organico e sull'apertura h24 del Centro di via Gambini. Emendamento bocciato senza nessuna spiegazione". Così la consigliera regionale Giulia Massolino, del Gruppo Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, in merito alla vicenda, in via di accertamento, della morte della giovane donna la cui madre aveva chiesto aiuto al Csm di Trieste. "Quanto avvenuto alla 25enne di Trieste e alla sua famiglia - afferma la Massolino in una nota - evidenzia il bisogno di un serio ragionamento e confronto sul tema della salute mentale. I dati ci riportano una drammatica impennata di situazioni di disagio psichico soprattutto tra le persone più giovani, non possiamo continuare a fare come se niente stesse accadendo. È necessario agire immediatamente per evitare altre tragedie". "Non si tratta di guardare al singolo caso, né di incolpare operatori e operatrici. Il vero problema è l'assenza di un piano credibile di attuazione della riforma basagliana sul territorio: una mancanza politica responsabile dello smantellamento di un modello di eccellenza per cui Trieste è diventata un riferimento internazionale. Chiediamo alla Regione risposte vere, un piano straordinario di assunzioni e investimenti che tenga in considerazione l'aumento della domanda. Un'azione da portare avanti con la massima urgenza", conclude la consigliera. ACON/COM/rcm