Salute:Riccardi, intesa '26-28 con privati per ridurre attese gratuite

Firma delle strutture private accreditate all'intesa. Prossimo passaggio in Giunta. Trieste, 12 ago - "La sottoscrizione di questa intesa conferma e ribadisce il ruolo integrativo del privato offrendo prestazioni di sanità pubblica con standard di sicurezza elevati e in forma gratuita con l'obiettivo di conseguire risultati importanti per la salute dei cittadini: la riduzione dei tempi di attesa, il contenimento della mobilità sanitaria dei pazienti verso altre regioni e la garanzia di standard elevati di qualità, appropriatezza e sicurezza delle cure". Questo il concetto espresso dall'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, a commento della firma da parte delle strutture private accreditate della sanità dell'accordo per il triennio 2026-2028, che disciplina le modalità di erogazione - per conto del Servizio sanitario regionale - delle prestazioni di ricovero ospedaliero e di specialistica ambulatoriale. Il prossimo passaggio da parte della Regione sarà la formale approvazione da parte della Giunta regionale. Come ha spiegato il rappresentante della Giunta, questo accordo stabilisce che la spesa complessiva annuale - indicizzata - destinata all'acquisto di prestazioni dai privati sarà pari al 5,12% del Fondo sanitario regionale di parte corrente, con possibilità di una quota aggiuntiva fino al 6% per specifiche esigenze programmate a livello regionale. Non vengono aumentate le soglie definite da anni delle previsioni di spesa del privato accreditato rispettando quindi la normativa vigente. "Una percentuale - ha osservato l'assessore - inferiore alla gran parte delle altre Regioni, che testimonia come la sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia mantenga saldamente il suo ruolo guida e di erogatore dei servizi finalizzati alla domanda di salute dei cittadini" Nel dettaglio del documento, il budget di base per le prestazioni sanitarie affidate alle strutture private accreditate ammonta a oltre 123 milioni di euro, ripartiti tra le diverse aziende sanitarie e i singoli erogatori secondo le proporzioni già adottate nel triennio 2021-2023. L'intesa interesserà complessivamente 35 strutture sanitarie tra le quali si evidenziano le organizzazioni più grandi: Policlinico e Sanatorio triestino, il San Giorgio a Pordenone fino alla casa di cura Città di Udine. L'accordo indica nello specifico l'assegnazione delle risorse a ciascuna struttura, con voci dedicate anche a mobilità sanitaria attiva, attività in aree montane, diagnostica avanzata e prestazioni critiche (come risonanze magnetiche, tomografie computerizzate, chirurgia ortopedica e interventi sul cristallino). Le aziende sanitarie, sulla base dei fabbisogni e della programmazione regionale, definiranno annualmente con ciascun erogatore i volumi e le tipologie di prestazioni, garantendo che almeno il 50% del budget per l'attività ambulatoriale e il 30% per i ricoveri sia destinato alle prestazioni prioritarie individuate dalla Regione. È infine obbligatoria l'adesione alle agende CUP regionali, per assicurare trasparenza e accesso uniforme ai servizi. ARC/COM/gg/pph