EDILIZIA. FASIOLO (PD): GORIZIA CITTÀ DI CANTIERI, QUALI LE PRIORITÀ?

(ACON) Trieste, 11 ago - "Gorizia si sta sempre più caratterizzando come città dei cantieri. Peccato per la numerosità delle opere pubbliche cantierate che rimangono tali fino a data da destinarsi. Dinamismo pubblico più volte incensato dalla giunta Ziberna, che sconta sconcertanti ritardi ed empasse fuori dal comune. Eppure continuano gli annunci di nuove opere, soprattutto di riqualificazioni di strutture e siti dismessi". Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd). "Vediamo nel dettaglio - prosegue Fasiolo - solo alcune situazioni: cantiere del polo tecnico Galilei, Fermi e Pacassi per la realizzazione di un centro sportivo con campi da basket, calcetto, volley e beach volley, percorsi ciclopedonali e aree di sosta verde. Cantiere bloccato da tempo, oggetto di numerose denunce per lo stato di abbandono e le carenze in termini di inibizione agli accessi e sulla sicurezza". "Recupero della ex caserma Del Fante di via Duca d'Aosta con previsione di destinazione ad alloggi della Polizia di Stato quando il buon senso la vorrebbe polo scolastico o istituzione di rilevanza internazionale - sottolinea la dem -. L'immobile, che occupa uno spazio perimetrale del centro cittadino, necessiterebbe quantomeno di un intervento di derattizzazione e disinfestazione da chi ha il dovere di garantire la salubrità di un 'pezzo di storia della città' come è stato definito dalla Soprintendenza dei beni culturali". "Campus presso ex Ospedale Civile di via Vittorio Veneto: importo iniziale di 10 milioni di euro giunto a 36 milioni con i fondi pubblici del Fesr - ricorda l'esponente delle Opposizioni -, solo per la demolizione 5 milioni previsti, 56 mesi per la costruzione. Ad maiora. Opera mastodontica di preoccupante inutilità, oggetto di un esposto per danno erariale alla Corte dei Conti da parte del comitato No alla demolizione dell'ex ospedale civile di Gorizia. Anche questo caso di difficile realizzazione e con seri problemi: primo fra tutti la complessa gestione burocratica delle varie fasi su un' opera enorme, con implicazioni impattanti sul traffico, gli spostamenti, la localizzazione, il contesto scoordinato e disarmonico. Aggiungiamo la presenza dell'amianto da trattare, l'impatto di emissioni di Co2 per l'esecuzione dei lavori, la totale assenza di un percorso partecipato dei cittadini e degli stakeholders sulla scelta della localizzazione di un'opera strategica per famiglie ed operatori della scuola e della formazione". "L'immobile ex Stella mattutina ed ex scuola media Locchi di via Margotti: da destinazione a cittadella universitaria per anni, da molto tempo abbandonata con vergognosa noncuranza a se stessa, con impalcature di sostegno alla facciata della struttura per evitarne il crollo, occupando, tra l'altro spazi di parcheggio. A sorpresa - continua Fasiolo -, ipotizzata la realizzazione di una struttura residenziale di cohousing. Un'area fatta letteralmente a pezzi. Segue il parcheggio in via Manzoni,cantiere fermo da tempo, dopo procedure a singhiozzo. Salita al Castello di Gorizia (lo storico ascensore): cantiere secolare, si sblocca solo nel nostro immaginario. Galleria Bombi: non è dato sapere come e se funzionerà permanentemente l'attraversamento pedonale e ciclabile in quanto le installazioni artistico digitali prevederebbero un accesso con ticket per essere visionate perciò pagheremo un fiorino?". "Di carne al fuoco ce n'è fin troppa, l'annuncio quotidiano di nuove opere vuol dare l'impressione di un dinamismo politico amministrativo degli esponenti che si contendono i riflettori salvo giocare a nascondino nello scontro con una poca propensione a individuare le priorità, trattando in coda una preziosità quale il mercato coperto, un'attrazione per i turisti e una necessità per tutti che andava collocata al primo posto", conclude la nota. ACON/COM/mv