(ACON) Trieste, 8 ago - "La proposta, portata con una mozione,
di valutare l'opportunità di estendere in certi casi l'età
dell'assistenza pediatrica fino al compimento dei 18 anni, anche
per liberare posti tra i medici di base, ha trovato nel confronto
di queste settimane la disponibilità dell'assessore regionale
alla Salute, Riccardo Riccardi, il quale l'ha raccolta e l'ha
introdotta per i pazienti più fragili tra le novità del nuovo
Accordo integrativo regionale per i pediatri di libera scelta".
Lo fa sapere in una nota il consigliere regionale Massimiliano
Pozzo (Pd), che il 10 luglio aveva depositato, come primo
firmatario, una mozione che proponeva l'estensione dell'età per
l'accesso all'assistenza presso i pediatri di libera scelta fino
al compimento del diciottesimo anno di età.
"La mozione - dice Pozzo - aveva l'obiettivo di proporre una
riflessione strategica e organizzativa sull'opportunità di
estendere l'età dell'assistenza pediatrica, utilizzando gli spazi
regionali tramite l'avvio di progetti sperimentali e percorsi
integrati per la gestione degli adolescenti fragili fino a 18
anni, nonché definendo indirizzi organizzativi nella
programmazione sanitaria, soprattutto per patologie croniche e
bisogni complessi. Ritengo che questa misura contribuirebbe non
solo a liberare posti tra i medici di base, alleggerendone il
carico assistenziale, ma anche a rafforzare la continuità delle
cure e il benessere clinico degli adolescenti, come dimostrano
numerose evidenze scientifiche".
"Subito dopo il deposito della mozione, ho avuto un confronto
significativo con l'assessore Riccardi, il quale, dopo aver fatto
degli approfondimenti, ha espresso parere positivo ai contenuti
della mozione e ha garantito l'impegno a tenerne conto per
l'accordo integrativo per i pediatri di libera scelta. Così è
stato, perché tra le importanti novità del nuovo accordo appena
sottoscritto vi è che, previa accettazione del professionista, il
pediatra di riferimento potrà essere mantenuto fino al compimento
del diciottesimo anno di età in presenza di situazioni di
particolare gravità sanitaria".
"Credo fortemente nella politica del confronto - conclude il dem
- che certamente è difficile e ha bisogno della disponibilità
delle varie parti a reciproci riconoscimenti, ma che può portare
più risultati, a maggior ragione in un periodo dove trovare
soluzioni percorribili e migliorative davanti ai grandi problemi
non è facile".
ACON/COM/rcm