AMBIENTE. PELLEGRINO (AVS): PAGNACCO, IMPIANTO BIOGAS È IMPATTANTE

(ACON) Pagnacco, 6 ago - "Ho fatto l'accesso agli atti presso la Direzione centrale Ambiente della Regione per conoscere, comprendere e quindi condividere sia con l'amministrazione di Pagnacco sia con il neo costituito comitato, quanto la Pagnacco Biometano, società agricola consortile, vorrebbe costruire nel territorio comunale". Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrin di Alleanza Verdi e Sinistra, all'indomani della assemblea pubblica svoltasi presso il teatro parrocchiale di Pagnacco dove si sono riuniti i sindaci del territorio, il presidente della comunità collinare e i cittadini. "Da quanto ho potuto valutare - spiega Pellegrino - si tratta di una centrale a biometano da collocare in località Casali Pezzetta, in prossimità del piccolo borgo di impianto medievale che si erge attorno al castello di Fontanabona, tutelato dalla Soprintendenza ai beni e di proprietà della Regione Fvg. È un'area di pregio ambientale e paesaggistico, che ha visto da subito l'opposizione della popolazione tanto che in pochi giorni sono state raccolte oltre 600 firme". "Sono molte - prosegue l'esponente di Avs - le preoccupazioni che emergono, come l'impatto odorigeno, i rischi patogeni legati alla presenza di microrganismi, lesivi e gravemente pericolosi per la stessa esistenza umana, ma anche il danno ambientale e paesaggistico in una zona naturalistica di grande pregio. A questo non può essere sottaciuto l'aumento considerevole del traffico locale che rischierebbe di congestionare una viabilità locale già in grossa difficoltà". "Non è immaginabile, né auspicabile - evidenzia la consigliera di Opposizione - che impianti di questo genere possano essere collocati in zone così di pregio tra l'altro senza rendere partecipe la sua popolazione, così come previsto dalla normativa regionale vigente". "Confido che i rilievi mossi dalla sindaca Sandruvi, ma soprattutto dall'Arpa, che ha evidenziato incongruenze significative, come quelle relative alle tavole tecniche, possa far desistere la società agricola consortile dal realizzare un progetto fortemente impattante e che la stessa azienda trovi un nuovo sito più confacente e adatto all'uopo. Per quanto è nelle mie prerogative - conclude Pellegrino - agirò con ogni mezzo affinché un impianto di questa portata non venga realizzato in un luogo che sarebbe offeso in modo irreversibile". ACON/COM/sm