(ACON) Trieste, 4 ago - - "L'accordo integrativo della Toscana
va preso a modello, ridisegna le aggregazioni funzionali
territoriali dei medici (Aft) e di questo il Fvg dovrebbe tenere
conto e seguirne l'esempio".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd), commentando la notizia dell'accordo integrativo chiuso
dalla Regione Toscana grazie al quale i medici di famiglia
svolgeranno la propria funzione anche all'interno delle Case di
comunità.
"In occasione dell'ultimo assestamento di bilancio - ricorda
Fasiolo - abbiamo presentato un emendamento a mia prima firma per
gli incentivi, oltre al personale collaboratore di studio, anche
al personale infermieristico delle Aft, una figura professionale
importante, che ha lo scopo di supportare a tempo pieno i medici
di gruppo nell'assistenza al territorio, di favorire la
continuità assistenziale ai cronici".
"Emendamento respinto a priori - evidenzia la consigliere dem -
senza neppure valutarne la sua indispensabilità, soprattutto per
le aree disagiate e senza neppure concedere come ordine del
giorno".
Secondo Fasiolo " questo è un punto significativo di cui la
Regione Toscana ha ben capito la necessità, per garantire una
medicina di prossimità proattiva, un'assistenza sanitaria
territoriale più vicina ai cittadini-pazienti, come previsto dal
decreto ministeriale 77 del 2022 con la riorganizzazione
dell'assistenza territoriale 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Una
decisione assunta pure dall'associazione medici della Val
D'Aosta".
"Si tratta dei due primi accordi in Italia per definire quanto
previsto dal dm 77 rispetto all'organizzazione della sanità
territoriale del futuro - conclude Fasiolo -, che consentirà di
assicurare personale sanitario alle case e agli ospedali di
comunità, con un nuovo modello della sanità territoriale. Ma si
sa, qui i modelli più avanzati sembrano essere non di stimolo e
di riferimento, ma di disturbo".
ACON/COM/sm