SALUTE. MAURMAIR (FDI): CASE PER ANZIANI, NECESSARIO FONDO AD HOC

(ACON) Trieste, 4 ago - "Con il recente Assestamento estivo ho presentato un ordine del giorno, approvato approvato dal Consiglio regionale con l'assenso della Giunta Regionale e in particolare dell'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, che pone l'attenzione sulla necessità di prevedere risorse finanziarie a favore delle residenze per anziani per persone autosufficienti, affinché possano essere riconosciute come parte integrante del sistema regionale di offerta socioassistenziale. Lo fa sapere in una nota Markus Maurmair, consigliere regionale di Fratelli d'Italia. "Non tutti sanno che in Friuli Venezia Giulia sono presenti una ventina di strutture residenziali che si occupano di anziani autosufficienti - dichiara Maurmair - svolgendo un ruolo sempre più rilevante nella nostra società, soprattutto in un contesto di crescente invecchiamento della popolazione. Sono strutture che accolgono persone fragili, spesso a rischio di perdita dell'autosufficienza, offrendo loro un ambiente sicuro, dignitoso e a misura delle loro esigenze. In genere si tratta di piccole realtà inserite nel contesto dei paesi a bassa intensità abitativa e che nascono da lasciti o dalla volontà delle amministrazioni comunali". "Si tratta di strutture che stanno evolvendo anche nei servizi resi alle Comunità in cui sono inserite - continua l'esponente di FdI - poiché attivano anche l'ospitalità diurna estendendo a una maggiore platea di fruitori l'opportunità di un pranzo e una cena ben preparati come il vivere insieme le occasioni d'intrattenimento o di attività fisica. Nuove opportunità di servizi sociali per i paesi che registrano un progressivo invecchiamento della popolazione con nonni che pur vivendo nella propria abitazione possono recarsi nelle strutture per trascorrere dei momenti di serenità e di vita sociale". "Nello specifico - spiega il consigliere -, in Friuli Venezia Giulia sono autorizzate 23 strutture residenziali per anziani classificate come alberghiere oppure come comunità familiari, che, pur non essendo formalmente inquadrate nei percorsi sociosanitari tradizionali, garantiscono un importante servizio sociale alle comunità, soprattutto nei piccoli Comuni e nelle aree più periferiche". "I dati contenuti in una delibera di giunta regionale del 2024 - prosegue Maurmair - indicano che in totale i posti letto in queste case dei nonni sono 776 con una media di circa 30 ospiti per struttura anche se in realtà a fronte di un paio molto capienti, come nel caso della Fondazione Osiride Brovedani di Trieste che registra 98 ospiti o della casa 'I Faggi di Udine' con 124 posti letto, ve ne sono diverse che non arrivano a 20 anziani autosufficienti ospitati con il mimino della dei 10 della Comunità alloggio di Attimis. Con riferimento alle aziende sanitarie sono 6 le strutture nell'area di competenza di Asugi, 9 in quella dell'Asuf e 8 si posizionano nel territorio dell'Asfo con rispettivamente 257, 379 e 140 posti letto". "I costi medi ovviamente sono più contenuti rispetto le strutture per non autosufficienti, con valori medi tra i 45 e i 60 euro al giorno, ma comunque con un costo mensile significativo rispetto il valore medio delle pensioni in Italia. Al momento queste case dei nonni- dice ancora Maurmair - non godono di alcun supporto regionale poiché non sono convenzionate con il sistema socio sanitario e nemmeno rientrano tra i potenziali beneficiari di altre linee contributive connesse alle attività produttive e, in particolare, alla ricettività seppur spesso denominate case albergo. Quindi l'unica vera forma di copertura dei costi di funzionamento delle case albergo o di comunità sono le rette versate dai loro stessi ospiti con le quali si devono coprire anche eventuali necessità di manutenzione straordinaria degli immobili di proprietà delle fondazioni o delle parrocchie che le hanno in gestione". Da questa evidenza contabile parte la mozione del consigliere Markus Maurmair, sostenuta da tutto il gruppo di Fratelli d'Italia cui si sono aggiunti i capigruppo dei restanti partiti di maggioranza in Consiglio regionale. "L'obiettivo - dice l'esponente regionale - è stimolare la Giunta a valutare l'introduzione di un fondo a supporto delle spese di manutenzione straordinaria degli immobili in cui sono presenti le case albergo o di comunità per persone autosufficienti così da limitare o evitare che le normali necessità d'intervento vadano a gravare sulle poche risorse che gli ospiti possono garantire con le loro rette". "Parliamo - aggiunge Maurmair - di realtà che, pur operando senza alcun contributo regionale e forse qualche supporto comunale o parrocchiale, si fanno carico di ospiti che necessitano di supporto quotidiano, spesso in assenza di familiari o di una rete di assistenza domiciliare. È necessario che la Regione riconosca il valore di questi servizi e inizi a sostenerli anche dal punto di vista finanziario. L'ordine del giorno chiede alla Giunta regionale di valutare l'istituzione di un fondo specifico, destinato a sostenere queste strutture, anche attraverso una ricognizione degli interventi edilizi da attuare e delle risorse necessarie per migliorarne la qualità costruttiva e funzionale". "È il momento - conclude Maurmair - di aggiornare la visione della nostra rete di assistenza agli anziani, includendo anche queste strutture di confine, che vanno accompagnate nella loro evoluzione. La vera sfida sarà riconoscere che la tutela della dignità e della qualità della vita delle persone anziane passa anche da servizi più leggeri, ma fortemente radicati nei territori". ACON/COM/sm