L'assessore alla presentazione del primo progetto regionale
sperimentale avviato nella Casa di riposo di Spilimbergo
Spilimbergo, 31 lug - "Il progetto sperimentale di telemedicina
che sarà avviato nella Casa di riposo Asp di Spilimbergo,
attraverso l'allestimento di un ambulatorio di telemedicina
all'interno della struttura residenziale per anziani non
autosufficienti, ci potrà dare utili indicazioni rispetto a
diversi temi che riguardano, in particolare, i nuovi bisogni
sociosanitari e la necessità di offrire risposte sempre più
adeguate. A cominciare dalle cure primarie proprio all'interno
delle strutture per non autosufficienti, che in regione ospitano
circa diecimila persone, pari a tre volte quelli che sono i posti
letto ospedalieri".
Lo ha detto oggi pomeriggio l'assessore regionale alla Salute
Riccardo Riccardi intervenendo, alla Casa di riposo Asp di
Spilimbergo, alla presentazione del primo progetto sperimentale -
avviato in Friuli Venezia Giulia - di telemedicina all'interno di
una struttura che ospita anziani non autosufficienti.
Il progetto è stato presentato alla presenza dell'Amministrazione
comunale spilimberghese e dei vertici della Casa di riposo.
Il piano nasce anche da alcuni indicatori che provengono dal
sistema dell'emergenza urgenza della sanità regionale. Emerge che
vi è un problema di inappropriatezza nelle richieste e di
abbandono nei Pronti soccorso, che per il 90 per cento riguardano
codici minori. La Regione ha stanziato un contributo
straordinario di 220mila euro - previsto nell'ultimo assestamento
di bilancio approvato soltanto una settimana fa - per la
realizzazione di questo progetto pilota di telemedicina, che
valuterà l'impatto dell'introduzione di servizi di telemedicina
sulla salute delle persone anziane attraverso un monitoraggio
continuo delle loro condizioni.
"I dati potranno dirci - come ha spiegato Riccardi - se una buona
parte di questo flusso che inevitabilmente arriva dalle strutture
che ospitano pazienti non autosufficienti potrà essere ridotto. È
dunque necessario pensare a un'organizzazione che abbia la
capacità di intercettare il bisogno della persona fragile e di
intervenire tempestivamente con soluzioni, evitando in questo
modo trasferimenti nei Pronto soccorso che spesso creano disagi e
aumentano i rischi per le persone anziane e in condizioni di
fragilità".
Il sistema - come è stato illustrato anche dai vertici dell'Asp
di Spilimbergo - potrebbe anche indirettamente contribuire a
ridurre la pressione dei Pronto soccorso, mettendoli nelle
condizioni di poter rispondere in maniera più appropriata. Il
modello che sarà attivato ha anche l'obiettivo di mostrare se
effettivamente si registreranno delle diminuzioni significative
nel ricorso inappropriato ai Pronto soccorso che crea pressione
sul sistema ospedaliero.
"Se questo dato dovesse essere confermato - ha aggiunto
l'assessore - avremo uno scenario con due possibili nuove linee
di intervento. In primo luogo, si potrà cominciare a utilizzare
maggiormente le tecnologie della telemedicina in maniera
significativa anche nelle altre strutture per non autosufficienti
dell'intera regione. Inoltre, si potrà immaginare - ha concluso
Riccardi - di utilizzare lo stesso tipo di tecnologie per le aree
territoriali fragili, come le aree montane dove a volte mancano
le garanzie date dalla presenza delle cure primarie per dare
risposte ai cittadini".
ARC/LIS/ma