(ACON) Trieste, 31 lug - "Apprendiamo con profonda tristezza
della scomparsa dell'architetta Martina Oppelli, avvenuta,
contrariamente a quanto lei auspicava, in Svizzera, dove ha avuto
accesso al suicidio medicalmente assistito. La sua scelta,
maturata dopo anni di sofferenze e dinieghi da parte delle
autorità sanitarie, rappresenta un grido silenzioso ma oggi ancor
più potente. Oggi deve essere una giornata di raccoglimento e di
rispettoso silenzio nei confronti di chi saluta una parente,
un'amica, una collega e a tutti costoro vanno le nostre
condoglianze più sentite".
Questo, in una nota, il commento di Enrico Bullian, Giulia
Massolino e Massimo Moretuzzo, del gruppo consiliare Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, alla notizia della scomparsa di Martina
Oppelli, avvenuta oggi in una clinica svizzera.
"Da domani sarà necessario riprendere, con convinzione e
responsabilità, un percorso di riflessione su un tema quanto mai
urgente qual è il fine vita - proseguono i rappresentanti del
gruppo consiliare - attraverso un confronto serio e partecipato,
che tenga conto delle esperienze, delle sofferenze e delle
richieste di chi vive ogni giorno situazioni di profondo dolore.
È necessario che si proceda rapidamente anche in Italia a
legiferare su questo tema, come peraltro è avvenuto recentemente
anche in Slovenia e Gran Bretagna, oltre che in molti altri Paesi
europei. Non è un percorso facile, ma è un percorso necessario.
Sono molte le persone che aspettano risposte chiare da troppo
tempo".
ACON/COM/fa