(ACON) Udine, 31 lug - "La riconversione dell'ex sezione
femminile, dove sono stati ricavati degli spazi dedicati allo
studio, ai laboratori, oltre alle stanze per i colloqui e a una
bellissima biblioteca, saranno fondamentali per garantire una
miglior qualità della vita all'interno del carcere e per aiutare
i detenuti a costruire una prospettiva per l'uscita.
Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) a
margine dell'inaugurazione del nuovo Polo educativo culturale e
formativo presso la Casa circondariale di Udine.
"Il progetto - spiega Celotti - è frutto di una sinergia
interistituzionale importante che ha inaugurato uno stile di
lavoro che valorizza il ruolo delle associazioni all'interno del
carcere e il raccordo tra la casa circondariale e il territorio".
L'auspicio, per l'esponente dem, "è che la stessa modalità sia
ora utilizzata per risolvere le criticità che ancora permangono,
come il potenziamento dell'assistenza sanitaria all'interno del
carcere, di competenza della Regione".
E ancora, "tutto il tema dell'uscita anche attraverso le pene
alternative, che non può essere affrontato se non investendo su
percorsi virtuosi di inserimento lavorativo dei detenuti e su un
approccio innovativo al tema della casa e dell'abitare, di cui si
dovrebbero far carico le istituzioni", tema che Celotti ha
portato in Consiglio con un emendamento all'Assestamento di
bilancio, chiedendo "di istituire una linea di finanziamento
dedicata ai Comuni che ospitano strutture di detenzione, per
attivare progetti di inclusione abitativa destinati ai detenuti
in uscita dalle carceri".
"Un emendamento non approvato - conclude la consigliere -, ma sul
quale l'assessore ha garantito che ci sarà una riflessione".
ACON/COM/sm