CARCERI. MASSOLINO - MORETUZZO (PAT-CIV): SITUAZIONE INTOLLERABILE

(ACON) Trieste, 31 lug - "Adesso Trieste e Patto per l'Autonomia hanno consegnato 25 ventilatori alla Casa Circondariale di Trieste, per consentire alle persone private della libertà di sopportare meglio il caldo estivo nel mese di agosto". Lo fanno sapere in una nota la consigliera regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Giulia Massolino, il capogruppo Massimo Moretuzzo e il consigliere comunale, Riccardo Laterza (Adesso Trieste). "Un'iniziativa solidale, ma anche un atto di accusa - afferma Riccardo Laterza - Non è ammissibile che si continui a fare finta di niente di fronte alla situazione intollerabile che ogni anno ci viene illustrata dettagliatamente in Aula dalla Garante dei detenuti, Burla. La sua ultima relazione è in buona parte una fotocopia di quella dell'anno precedente; e a proposito di fotocopie, il Comune non concede alla Garante nemmeno l'accesso a una fotocopiatrice nello svolgimento delle sue funzioni". "Per non parlare - si legge nella nota - delle tante convenzioni per creare opportunità di pene alternative alla detenzione che si sarebbero potute siglare in questi anni e sulle quali, invece, il Comune è fermo. Durante l'ondata di calore di giugno l'avvocata Burla aveva denunciato le condizioni insopportabili di detenzione: abbiamo subito acquistato i ventilatori, e anche se nei giorni scorsi le temperature hanno dato una tregua temporanea, li consegnamo per rendere meno devastanti le prossime". "La Regione non solo si rifiuta di agire, ma anche solo di parlare del tema - aggiunge Giulia Massolino -. Un anno e mezzo fa avevamo chiesto un'audizione, sollecitata più volte con diversi canali. Non abbiamo neanche mai ottenuto una risposta. Nel frattempo sono morte due persone. Abbiamo proposto, sia alla finanziaria di dicembre che all'Assestamento di luglio, alcuni interventi: un progetto per aree verdi per ridurre l'isola di calore e soluzioni abitative temporanee per chi sia in uscita dal carcere o possa scontare pene alternative. Non ci servono carceri più grandi, come prevede il piano da 10.000 nuovi posti annunciato dal Governo, bensì meno persone in carcere". "Fondamentale investire sul carattere rieducativo della pena, che non deve essere punitiva". Afferma Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'Autonomia-Fvg che ha partecipato, nella medesima giornata, all'inaugurazione del nuovo Polo educativo culturale e formativo presso la Casa circondariale di Udine in Via Spalato. "Offrire strumenti di crescita personale e professionale alle persone private della libertà aumenta le possibilità di reinserimento sociale, diminuendo le recidive. Certo, non è semplice portare avanti questi percorsi con tassi di sovraffollamento vicini al 200%. Svuotare le carceri dovrebbe restare una priorità, anche per tutelare chi vi lavora: i suicidi tra il personale penitenziario - conclude Moretuzzo - di cui uno avvenuto anche in regione, ci testimoniano una realtà drammatica". ACON/COM/sm