GO!2025. MORETUZZO (PAT-CIV): PERSA OCCASIONE PER FRIULANO E TEDESCO

(ACON) Trieste, 30 lug - "Con il mancato riconoscimento del friulano e tedesco come lingue ufficiali di GO!2025 è stata persa l'occasione di far conoscere il pluralismo linguistico e culturale della nostra terra. Si ponga rimedio almeno per il tempo che rimane alla fine della manifestazione, la cui eccezionale importanza per il futuro di Gorizia e di tutto il Friuli-Venezia Giulia è stata ribadita più volte dalla Regione in primis: friulano e tedesco trovino spazio nei materiali e nelle iniziative dell'evento". Così in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo, primo firmatario dell'interrogazione che ha portato oggi il caso all'attenzione della Commissione consiliare competente, depositata già lo scorso mese di febbraio. "I materiali promozionali per l'inaugurazione di GO!2025, che vedono Nova Gorica e Gorizia Capitali europee della Cultura per l'anno 2025, sono stati stampati e diffusi evitando accuratamente di utilizzare due delle lingue ufficiali presenti in Friuli-Venezia Giulia: il friulano e il tedesco - spiega Moretuzzo -. E il sito ufficiale di tutta l'iniziativa GO!2025 è disponibile solo in italiano, sloveno e inglese, non riservando neanche una minima sezione alle altre due lingue presenti in regione". "Nonostante la Giunta regionale avesse ribadito in più occasioni la necessità di riconoscere il friulano come lingua ufficiale di GO!2025, nulla è stato fatto. E non può essere una giustificazione il fatto che l'Unione Europea abbia vincolato i finanziamenti all'evento alla presenza e utilizzo delle lingue slovena, italiana e inglese, come ha comunicato l'assessore Anzil oggi in Commissione. Nulla vieta che si sarebbero potute includere le lingue friulana e tedesca nella comunicazione, promozione e iniziative in programma. In questo senso, bene avrebbero fatto Regione e Comune di Gorizia, anche in virtù delle cospicue risorse messe a disposizione per GO! 2025, a impegnarsi in quella direzione, dando così la dimensione di un pluralismo che è unico in Europa. Sentire alla recente Conferenza regionale sulla lingua friulana, che si è svolta proprio a Gorizia, l'assessore comunale alla Tutela alle identità linguistiche riconoscere quella mancanza e affermare che il Comune non avrebbe investito per sanarla, lascia l'amaro in bocca". "Gorizia - continua il capogruppo del Patto-Civica - è emblema di un territorio plurale, in cui popoli e lingue diverse hanno abitato da sempre e la cui popolazione un tempo non troppo lontano usava abitualmente tutte e quattro le lingue presenti in città: l'italiano, lo sloveno, il tedesco e il friulano. Per chi se lo fosse dimenticato, uno dei goriziani più illustri, Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo del primo Novecento, in famiglia parlava anche la lingua friulana". "Non solo si continua a non valorizzare la diversità di lingue e culture di Gorizia, perdendo così l'occasione di far conoscere uno degli elementi più interessanti di questo territorio, ma non si considera neppure il fatto che l'utilizzo delle lingue minoritarie rappresenta anche una straordinaria opportunità di sviluppo economico e promozione del territorio e dei suoi prodotti, come dimostrato da varie ricerche, anche dell'Università di Udine", conclude Moretuzzo. ACON/COM/fa