Oggi a Udine l'incontro con gli amministratori comunali della
Carnia e con le categorie economiche
Udine, 30 lug - "La galleria di 4,1 chilometri è la soluzione
che risponde meglio alle esigenze del territorio: garantisce
sicurezza, continuità del collegamento anche in inverno e tutela
il carattere turistico e ambientale del passo. È la scelta più
sostenibile, moderna e condivisa da istituzioni e categorie
economiche".
Lo ha dichiarato l'assessore alle Infrastrutture e Territorio del
Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante, al termine
dell'incontro tenutosi oggi, nella sede di Udine della Regione,
con gli amministratori locali, le categorie economiche, il
presidente della Camera di Commercio di Pordenone-Udine Giovanni
De Pozzo, e il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano
Mazzolini, per fare il punto sul futuro della viabilità al Passo
Monte Croce Carnico.
Al centro del confronto, l'ipotesi di una nuova galleria
transfrontaliera di 4,1 km, che consentirebbe la permeabilità
turistica e culturale tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia anche
nei mesi invernali, evitando il transito di mezzi pesanti e
risolvendo le criticità geologiche della strada attuale.
"Abbiamo escluso l'ipotesi della galleria di base, da 8,5
chilometri, perché troppo costosa e sproporzionata rispetto
all'obiettivo. L'opzione su cui c'è massima condivisione è quella
del traforo in quota, sostenibile dal punto di vista economico e
ambientale", ha precisato Amirante.
L'intervento, stimato in 500 milioni di euro, potrebbe essere
finanziato fino all'85% con fondi della Banca europea degli
investimenti (Bei). Entro la fine dell'anno sarà presa la
decisione definitiva sulla soluzione progettuale, mentre nel 2026
si punta alla redazione del Progetto di fattibilità tecnico
economica (Pfte), anche in collaborazione con la Carinzia.
"Ci siamo confrontati fattivamente con il Ministero delle
Infrastrutture, con Anas e con la parte austriaca: ora serve
completare l'intesa per andare uniti in Europa con un progetto
forte, strategico e condiviso", ha ribadito l'assessore.
Nel frattempo, proseguono gli interventi di messa in sicurezza
del tratto attuale. Il Passo sarà aperto 24 ore su 24 dal 9 al 24
agosto, in occasione del periodo di maggior afflusso turistico.
Dal 25 agosto tornerà la chiusura notturna (22:00-6:00) fino alla
festa della transumanza in Carinzia, per permettere il
completamento dei lavori di allungamento delle gallerie paramassi
e l'installazione dei nuovi sistemi di sicurezza.
"Gli interventi in corso garantiranno la percorribilità fino alla
realizzazione definitiva della nuova opera - ha aggiunto Amirante
-. Ma la pericolosità geologica dell'area impone di non
accontentarsi. Serve una soluzione strutturale, individuata
quest'oggi in maniera condivisa in una galleria di 4,1
chilometri".
A oggi sono stati investiti 10 milioni di euro dalla Regione
Friuli Venezia Giulia e 10 milioni dal Ministero delle
Infrastrutture. L'assessore ha ringraziato la struttura tecnica
regionale per il lavoro puntuale e la rapidità nella gestione
amministrativa dei cantieri.
Tra le alternative analizzate, è stata considerata anche la
variante esterna alla strada attuale, che consentirebbe di
aggirare i tratti più esposti al rischio di frane, eliminando la
pericolosità legata alla caduta massi. Tuttavia, si tratta
comunque di una strada di montagna, soggetta alle stesse
criticità in caso di nevicate o condizioni meteorologiche
avverse. Il costo stimato di questa soluzione è inferiore (circa
160 milioni di euro), ma non garantisce la percorribilità
invernale né rappresenta una soluzione strutturale a lungo
termine.
In chiusura, Amirante ha richiamato anche il tema della logistica
e del traffico merci, sottolineando come le attuali difficoltà
siano legate alla sospensione temporanea di molte tratte
ferroviarie europee per i lavori del Pnrr: "La pressione sulle
nostre autostrade aumenterà ancora ad agosto, ma è un passaggio
necessario. Stiamo investendo in una rete che, una volta
completata, alleggerirà le strade e favorirà uno sviluppo
equilibrato tra mobilità locale, turismo e competitività
economica".
ARC/PT/al