ASSESTAMENTO. CARLI (PD): CHIUSURA TOTALE DA DESTRA AUTOREFERENZIALE

(ACON) Trieste, 25 lug - "Con questa manovra di Assestamento, Giunta e Maggioranza di Centrodestra hanno confermato l'atteggiamento autoreferenziale di chi, metaforicamente seduto su una montagna di denaro, ritiene di non avere bisogno di un confronto per decidere come come spenderlo, per il solo fatto di averne la disponibilità. Su ogni contributo proveniente dal nostro schieramento hanno dimostrato totale chiusura". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Andrea Carli (Pd), relatore di Minoranza per l'Assestamento di bilancio. "All'inizio delle tre giornate di discussione in Aula- spiega Carli -, la Giunta ci aveva chiesto una disponibilità al confronto, evitando atteggiamenti ostruzionistici: dando prova di grande responsabilità, il Partito democratico non solo ha votato a favore di numerose proposte della Maggioranza, ritenute importanti e condivisibili, ma ha formulato numerose proposte emendative per migliorare la manovra di assestamento al fine di risolvere problemi endemici di questa regione". "Pare incredibile, ma su circa 170 emendamenti presentati solo dal Partito democratico, secondo la Maggioranza non c'era una sola idea che valesse qualcosa, nulla degno di essere condiviso e approvato. Non solo - continua Carli -, il Centrodestra ha continuato nella propria narrazione di una manovra di Assestamento, secondo loro, perfetta e senza alcun bisogno di miglioramenti. Da quella posizione non si sono mossi". "Tra le proposte qualificanti presentate in Aula dal Pd - ricorda il consigliere di Opposizione - ci sono gli interventi nel settore sanitario, quello del sociale a sostegno delle famiglie, le azioni di contrasto alla denatalità e le proposte sulla sicurezza sociale. E ancora la produzione, attraverso misure volte ad attrarre imprese legate a settori di attività a maggiore innovazione e tasso di crescita". "Dopo l'ennesimo stanziamento superiore al miliardo di euro (oltre il due per cento del pil regionale, quasi dieci volte le risorse disponibili nell'Assestamento della Regione Veneto), molti dei principali problemi restano ancora in attesa di possibili soluzioni, a partire dalla bassa crescita economica; al contrario, ogni richiesta puntuale, ogni esigenza specifica ha trovato adeguata risposta da questo assestamento. Confidiamo - coclude Carli - per il futuro in un approccio più orientato alle sfide del futuro che non al consenso immediato". ACON/COM/sm