SALUTE. CAPOZZI (M5S): A RADIOLOGIA PORDENONE RITARDI INACCETTABILI

(ACON) Trieste, 25 lug - "Siamo seriamente preoccupati, alla luce della situazione che regna a Pordenone, per quel che concerne l'area sanitaria della Radiologia. Parliamo di un servizio fondamentale che, in base al capitolato del contratto di appalto, avrebbe dovuto prendere il via nel mese di giugno. Invece, stando alle informazioni trasmesse nel corso di una conferenza stampa dei comitati per la salute pubblica del Pordenonese (ai quali siamo riconoscenti), partirà soltanto in agosto". Attraverso una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) esprime le proprie perplessità con il responsabile del gruppo territoriale pentastellato di Pordenone, Marco Grilli, dopo aver partecipato questa mattina all'incontro pubblico di aggiornamento organizzato dalle rappresentanze locali. "Al di là delle penali contrattuali che Asfo, ci auguriamo, vorrà far valere, a renderci inquieti - aggiunge la Capozzi - è piuttosto il rischio concreto che il ritardo possa incidere sui servizi ai cittadini che già soffrono dei disagi legati alle lunghe liste d'attesa. Anche la situazione del personale medico e infermieristico, inoltre, potrebbe risentirne in maniera pesante, giacché i professionisti del settore potrebbero trovarsi nella difficoltà di usufruire delle rispettive ferie proprio nel periodo dell'anno più critico da questo punto di vista". "Quello che sta accadendo in Asfo - precisa la nota congiunta dei due pentastellati - riflette in scala quello che, parimenti, si sta verificando in tutta la regione. Si tratta evidentemente di una scelta politica, che non ci piace, attraverso la quale vengono esternalizzati i servizi, depauperando il nostro Servizio Sanitario pubblico che, invece, andrebbe irrobustito, viste le importanti risorse messe a disposizione". "L'ex provincia di Pordenone, negli ultimi tempi già investita dalla forbice di Riccardi con la chiusura del punto nascita di San Vito al Tagliamento, deve ora fare i conti - sottolineano infine i rappresentanti del M5S - anche con quella dell'Rsa di Rovereto in Piano. È più che mai necessario invertire la rotta, perché la sanità è e deve rimanere pubblica". ACON/COM/rcm