(ACON) Trieste, 25 lug - "Serve una svolta chiara e coraggiosa
per difendere la nostra agricoltura dalle politiche ideologiche e
penalizzanti dell'Unione europea".
Il consigliere regionale della Lega Alberto Budai commenta con
soddisfazione, in una nota, l'approvazione dell'Ordine del giorno
collegato al disegno di legge 57 sull'Assestamento di bilancio
2025-2027, che chiede con forza alla Giunta regionale di farsi
promotrice presso il Governo di una netta opposizione alla
riforma della Pac post-2027, così come delineata dalla
Commissione europea.
"L'ordine del giorno nasce in risposta all'allarmante
accelerazione impressa dalla Commissione von der Leyen al
processo di revisione della Politica agricola comune (Pac) -
sottolinea Budai -, in vista della nuova programmazione europea.
Una proposta che, se attuata, porterebbe allo smantellamento
dell'attuale struttura a due pilastri (Feaga e Feasr) - elemento
cardine per l'equilibrio del comparto agricolo europeo - e
all'introduzione di un fondo unico nazionale centralizzato, con
ricadute pesantemente negative sulla stabilità, sulla
programmazione e sulla competitività delle imprese agricole
italiane".
"Non possiamo accettare che l'agricoltura italiana venga
sacrificata in nome di logiche tecnocratiche e ideologiche -
prosegue l'esponente di maggioranza -. I tagli subiti nel periodo
2021-2027, con oltre 7 miliardi di euro in meno per il nostro
Paese, sono già un segnale preoccupante. Ora si rischia una
deriva ancora più grave".
"L'atto approvato impegna la Giunta regionale a esprimere ferma
contrarietà alle ipotesi di riforma della Pac proposte dalla
Commissione europea, che prevedano il superamento della struttura
a due pilastri, con la conseguente riduzione del budget dedicato
al settore, andando a minare la competitività dell'agricoltura
italiana, a sollecitare il Governo italiano affinché difenda con
forza, nelle sedi europee, gli interessi degli agricoltori
italiani, a denunciare le derive punitive e ideologiche delle
politiche europee in materia agricola, che stanno compromettendo
il futuro del comparto agroalimentare nazionale a promuovere una
nuova visione della Pac che valorizzi il ruolo dell'agricoltura
italiana come pilastro di sostenibilità, sicurezza alimentare e
coesione territoriale e a garantire la partecipazione attiva
delle Regioni, delle organizzazioni agricole e dei portatori di
interesse nella definizione della futura programmazione
post-2027".
"Chiediamo che le Regioni e le organizzazioni agricole vengano
coinvolte attivamente nella definizione della futura Pac
post-2027. È tempo di ridare dignità e futuro a chi ogni giorno
lavora la terra, garantendo cibo sicuro, paesaggi tutelati e
coesione sociale. Un messaggio politico chiaro che, partendo dal
Friuli Venezia Giulia, vuole risuonare forte anche a Roma e
Bruxelles, in difesa di un settore strategico e identitario per
l'intero Paese", conclude la nota.
ACON/COM/mv