(ACON) Trieste, 24 lug - "In sede di Assestamento, ho
presentato un emendamento con l'obiettivo di finanziare una
pubblicazione storico-divulgativa sull'ex Amideria Chiozza (Ruda)
per valorizzare questo fondamentale patrimonio dell'archeologia
industriale della nostra regione, oltre che per quello nazionale
ed europeo". Lo dichiara Enrico Bullian, consigliere regionale
del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, in una nota.
"Lo stabilimento - storicizza Bullian - è stato attivo dal 1865
al 1986 ed è stato fondato da Luigi Chiozza, figura che ritengo
ancora poco conosciuta e certamente da valorizzare in vista del
bicentenario dalla nascita, nel 2028. Chiozza sviluppò metodi
innovativi per l'estrazione dell'amido grazie a una sinergia
unica, tra attività agricola e manifattura industriale. I
macchinari e le linee di produzione ancora oggi presenti nello
stabilimento risalgono alla seconda metà dell'Ottocento e
all'ultima grande ristrutturazione dell'impianto, avvenuta
all'inizio del Novecento".
"Una enorme macchina a vapore, perfettamente conservata, era il
cuore motore di tutta la fabbrica, che arrivò a impiegare fino a
150 lavoratori e, soprattutto, lavoratrici. Volani, ruote,
pulegge e cinghie trasmettevano il moto in orizzontale e in
verticale ai vari piani dell'edificio, senza l'impiego
dell'elettricità, che era invece l'elemento caratterizzante della
seconda rivoluzione industriale. Da questo stabilimento nacquero
poi altri due impianti, uno a Varsavia e l'altro a Fiume",
ricorda ancora Bullian.
"Non a caso per l'Amideria Chiozza sono in corso, tramite fondi
Pnrr, dei progetti di recupero per un valore di 12 milioni di
euro ed è stata, inoltre, oggetto di attenzione da parte della V
Commissione, che ne ha riconosciuto il valore storico e
archeologico-industriale anche in seguito a una visita sul posto.
Sono quindi molto soddisfatto che il mio emendamento sia stato
approvato dal Consiglio regionale all'unanimità. Si tratta di un
segnale importante - evidenzia il consigliere -, che conferma
l'interesse verso la valorizzazione della storia e delle
prospettive di questo patrimonio unico".
"La futura pubblicazione sarà uno strumento accessibile per far
conoscere l'ex Amideria a un pubblico più ampio e potrà diventare
un volano per nuove iniziative culturali e turistiche,
contribuendo a tenere viva la memoria della storia lavorativa di
intere generazioni di friulani, oltre a completare il percorso di
trasformazione dello stabilimento da fabbrica produttiva a sito
di archeologia industriale", conclude Bullian.
ACON/COM/rcm