Trieste, 13 dic - Analisi dei risultati, tendenze di mercato, trend dei prodotti principali, obiettivi e strategie, mezzi, servizi informatici: sono questi gli argomenti di un Piano marketing di cento pagine che ha come obiettivo l'incremento del prodotto lordo nel settore turistico sia attraverso l'aumento delle presenze che dei nuovi arrivi. Lo dichiara l'assessore regionale alle Attività produttive Federica Seganti ricordando anche che, ''se Regione e Turismo FVG saranno al fianco degli albergatori nel promuovere il Friuli Venezia Giulia come luogo di vacanza, il rush finale toccherà a loro perché dovranno proporre prezzi e locazioni''.
Il Piano è stato presentato questa mattina dall'assessore Federica Seganti e dal direttore di Turismo FVG Andrea Di Giovanni ad un attento uditorio di addetti ai lavori, coinvolti d'ora in poi nell'implementazione di uno strumento da aggiornare annualmente e trasformare in una piattaforma operativa per lo sviluppo del turismo in questa regione.
''Al momento - ha confermato Seganti - si tratta ancora di una bozza, un work in progress che attende di venir completato con il contributo dei Consorzi e degli operatori turistici prima di arrivare alla stesura definitiva del prossimo gennaio''.
''I fondi a disposizione del comparto - ha aggiunto - sono rimasti invariati perché riteniamo che il turismo e la piccola e media impresa siano fondanti per l'economia di questa regione e perché ogni investimento fatto in questo settore ha avuto ricadute positive''.
''Ci attiveremo per recuperare risorse aggiuntive - ha inoltre assicurato - sia a livello nazionale, attraverso i progetti di eccellenza, sia attivandoci presso il nostro ufficio di Bruxelles per partecipare alla prossima tornata di bandi europei''.
Per il momento il comparto può dunque contare su circa una trentina di milioni di fondi pubblici (regionali, statali e comunitari) l'anno e ''uno degli obiettivi del Piano è anche far sì che questi finanziamenti siano impiegati al meglio'', ha detto l'assessore.
''Intanto, grazie ai fondi comunitari stiamo completamente rivedendo il sito dell'offerta turistica regionale'', ha dichiarato Seganti, ricordando che tra i programmi per il futuro c'è un aumento del web marketing, specie in alcuni Paesi che già sono di riferimento, e l'implementazione di un sistema di prenotazione on line in accordo con i Consorzi e gli alberghi della regione.
''Ci sono margini di crescita per recuperare redditività prima nel settore alberghiero e poi nell'indotto'', ha proseguito, rilevando che già ora il Piano evidenzia alcune decisioni, quali la riduzione delle partecipazioni alle fiere a favore di un aumento dei workshop e degli educational, un investimento significativo sul mercato austriaco e su quello tedesco, un maggiore utilizzo della promozione radiofonica ''meno costosa e più capillare'', la realizzazione di un catalogo complessivo dell'offerta turistica da sviluppare con l'aiuto dei Consorzi.
In un'Italia che continua a perdere visitatori (- 4,2 per cento di arrivi e - 4,8 per cento di presenze nel 2009), il Friuli Venezia Giulia ha recuperato, dal 2008 al 2010, il 5,2 per cento degli arrivi e l'1,8 per cento delle presenze, ha notato Di Giovanni, sottolineando come, rispetto alla stagione turistica 2009, i flussi nei capoluoghi regionali siano ripartiti grazie alla ripresa del business, visto che nei capoluoghi l'incremento degli arrivi è stato del 5,3 per cento e quello delle presenze del 2,9 per cento. La punta massima è stata registrata a Pordenone che, dopo un 2009 segnato dalla congiuntura economica, da gennaio a settembre 2010 ha registrato arrivi e presenze in crescita rispettivamente del 7,1 e del 7,3 per cento. ARC/LVZ