FEMMINICIDI. LIGUORI (PAT-CIV): LEGGE NAZIONALE, ORA FVG AIUTI ORFANI

(ACON) Trieste, 23 lug - "Oggi al Senato è stato approvato il testo di legge che introduce il nuovo reato di femminicidio. Si definisce in modo inequivocabile questa forma estrema di violenza come atto di odio, discriminazione, controllo o dominio sulla donna in quanto donna. È un segnale atteso da tempo, al quale devono seguirne altri". Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Simona Liguori (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), che fa presente di battersi da tempo "per rafforzare a livello regionale le tutele per le vittime di violenza e i loro familiari". "In Consiglio regionale - ricorda la Liguori - è già stata depositata il 14 maggio 2024 una proposta di legge che prevede l'assunzione per chiamata diretta, da parte della Regione, dei figli delle vittime di femminicidio. Una misura nata in dialogo con Pasquale e Annamaria Guadagno, due fratelli rimasti orfani a seguito dell'omicidio della loro mamma". "Nella lotta contro il flagello del femminicidio - spiega la consigliera - le istintuzioni sono chiamate a potenziare l'impegno non solo nella protezione delle donne, a cominciare da un maggiore e convinto investimento nell'educazione all'affettività e al rispetto, ma anche non dimenticare chi, come gli orfani, paga un prezzo altissimo: vite spezzate, traumi profondi e un futuro spesso segnato dalla precarietà e dall'emarginazione. Per questo serve un segnale forte e concreto che garantisca loro un'opportunità di riscatto". "La proposta di legge regionale mira proprio a riconoscere ai figli delle vittime la possibilità di un futuro dignitoso, offrendo opportunità lavorative presso le istituzioni regionali. L'assunzione per chiamata diretta - continua l'esponente dei Civici - è un atto di giustizia e solidarietà. Ora che lo Stato ha compiuto un passo avanti riconoscendo il femminicidio come fattispecie autonoma di reato, auspico che la nostra Regione approvi al più presto la nostra proposta di legge". Secondo la consigliera, "l'approvazione a livello nazionale del reato di femminicidio può dare un impulso decisivo al dibattito regionale, facendo emergere l'urgenza di misure di sostegno integrato per i figli delle vittime". ACON/COM/rcm