ASSESTAMENTO. BULLIAN (PAT-CIV): TROPPA FISCALITÀ E POCHI INVESTIMENTI

(ACON) Trieste, 22 lug - "Nel corso del mio intervento durante la discussione generale dell'Assestamento di bilancio, mi sono chiesto perché manovre di bilancio record della Regione Fvg (di 1,2 miliardi di euro) non producano un'economia record, ma un Pil stagnate e una crescita dello zero virgola". La riflessione, in una nota, è di Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg. "Perché - è la risposta che dà lo stesso Bullian - non necessariamente la spesa pubblica produce crescita. La nostra ricetta per rilanciare l'economia stagnante del Friuli Venezia Giulia punta a ridurre la pressione fiscale regionale per i cittadini e le imprese e, così, rilanciare consumi e investimenti; contestualmente miriamo a qualificare di più la spesa pubblica come volano per investimenti produttivi". "A riguardo, ho anche evidenziato come i mancati investimenti abbiano un peso. In questi giorni è stato siglato a Roma, alla presenza del Governo, l'Accordo di programma sulla nuova acciaieria di Piombino, progetto inizialmente presentato nella nostra Regione: 2,5 miliardi di euro di fondi privati (il doppio della nostra manovra record) e più di un migliaio di addetti entro il 2028 (già siglato anche l'accordo sindacale). Se continuiamo a rinunciare a investimenti produttivi privati sul territorio del Fvg sostenibili e all'avanguardia, il Pil cresce, ma quello delle altre Regioni dove vengono fatti questi investimenti (nel caso concreto la Toscana) - è il monito del consigliere -. Mentre in Fvg rimarremo allo zero virgola, nonostante tutte le manovre di bilancio e la spesa pubblica che potremmo mettere in campo". "A proposito di attrattività, questa va aumentata anche per i lavoratori e le lavoratrici: il fabbisogno fino al 2028 per le aziende regionali è stimato in 84mila lavoratori, di cui 16mila immigrati economici. Su questo è opportuno interrompere le campagne di propaganda e gestire davvero i flussi e l'integrazione, o perlomeno una convivenza civile anche nell'ottica di una tenuta del sistema produttivo", conclude Bullian. ACON/COM/rcm