(ACON) Trieste, 22 lug - "Con questa legge di assestamento,
ancora una volta, la Regione Friuli-Venezia Giulia dimostra cosa
significhi amministrare con serietà, visione e responsabilità.
Non è una semplice revisione contabile: è un atto politico,
un'occasione per affermare il nostro modello di governo, fatto di
concretezza, attenzione al territorio e centralità dei
cittadini". Così Antonio Calligaris, capogruppo della Lega, nella
sua relazione di maggioranza presentata oggi in Aula nel primo
giorno di discussione sulla manovra finanziaria estiva.
"Questo assestamento - ha sottolineato il capogruppo del
Carroccio - è la dimostrazione di come si governa con equilibrio,
ma anche con coraggio. Di come si possa investire senza tagliare,
intervenire senza aspettare, anticipare i bisogni invece di
rincorrerli". "Noi raccontiamo il Friuli Venezia Giulia come una
Regione che cambia, che ha già saputo cambiare, e che continuerà
a farlo. Una Regione viva, produttiva, consapevole del proprio
valore. L'opposizione dovrebbe smetterla di dipingerla come
sull'orlo del baratro, perché così si fa un torto ai nostri
imprenditori, ai nostri lavoratori, alle nostre famiglie. Il
gruppo Lega - ha concluso Calligaris - è qui per dire che questa
Regione non si lamenta, ma lavora. Non si piange addosso, ma
costruisce. Non si arrende, ma investe. E questo Assestamento lo
dimostra, punto per punto, euro su euro".
Markus Maurmair, relatore di maggioranza per Fratelli d'Italia,
ha messo in evidenza a sua volta che la manovra estiva "non si
limita alla dimensione tecnico-contabile, ma rappresenta a tutti
gli effetti una dichiarazione programmatica, capace di tradurre
in numeri e misure le priorità politiche che l'Amministrazione
intende perseguire nei mesi a venire".
"Sul fronte degli investimenti - ha inoltre osservato Maurmair -
la manovra assume una valenza davvero considerevole: la spesa in
conto capitale supera i 714 milioni, ma con diversi emendamenti
proposti dalla Giunta e approvati in I Commissione integrata è
ulteriormente aumentata. I capitoli movimentati - ha aggiunto il
relatore di FdI - si concentrano in settori chiave per lo
sviluppo del territorio, come le politiche sociali, l'istruzione,
la cultura, il turismo, i trasporti, l'ambiente, l'agricoltura e
l'energia, come per le attività finanziarie, tra cui spicca
l'aumento di capitale di Friulia spa". Maurmair ha anche espresso
la sua adesione alla richiesta di "reciproco riconoscimento" sui
temi della Sanità, avanzata dai consiglieri di Opposizione.
Il capogruppo di Fedriga presidente, Mauro Di Bert, si è
soffermato sui segnali "di buona salute della nostra economia,
con un trend di incremento delle entrate tributarie che,
unitamente all'avanzo di amministrazione, rende possibile il
finanziamento di nuove iniziative legislative e l'incremento di
investimenti. Continuiamo - ha aggiunto Di Bert - a registrare
dati confortanti di crescita: per il 2025 l'istituto Prometeia
stima per il pil del Fvg un aumento di quasi un punto
percentuale. Gli investimenti aumenteranno dell'1,6% ed è
prevista una leggera crescita dei consumi delle famiglie, un
aumento delle unità di lavoro e del tasso di occupazione".
Di Bert ha rimarcato inoltre "il cospicuo stanziamento regionale
ai fondo di rotazione, sia per quanto attiene le attività
produttive sia per l'agricoltura, in quanto strumenti
dimostratisi utili non solo nei momenti di difficoltà, con il
fine di favorire l'accesso al credito bancario e concedendo
contributi a tassi agevolati e a fondo perduto alle imprese che
investono nel territorio".
È tornato sui grandi numeri della manovra il quarto relatore di
maggioranza, Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia,
ricordando che nel complesso vengono movimentati 1 miliardo e 191
milioni e che "è doveroso riconoscere anzitutto il contributo
decisivo di un tessuto socio-economico sano e dinamico, capace
non solo di generare occupazione e crescita, ma anche di
assicurare risorse significative alle finanze della Regione".
"Va ribadito con chiarezza - ha aggiunto Cabibbo - che senza
sviluppo non vi è occupazione, senza redditi adeguati non può
sostenersi il benessere diffuso e senza basi solide non è
possibile garantire la tenuta della spesa pubblica. Investire in
opere, infrastrutture e progettualità strategiche - ha continuato
il capogruppo forzista - significa generare valore e attivare un
ciclo virtuoso che consente di rafforzare i sistemi di welfare,
sostenere le famiglie, promuovere la natalità e offrire una rete
di tutela ai soggetti più fragili".
ACON/FA