Pordenone, 04 dic - ''La sfida, che abbiamo davanti e che di sicuro vinceremo, riguarda il mantenimento anche in futuro degli elevati standard qualitativi e professionali del servizio della Protezione civile regionale: l'obiettivo va raggiunto continuando ad investire nei mezzi, nella crescita professionale e nella formazione permanente''.
Lo ha affermato il vicepresidente e assessore regionale alla Protezione civile Luca Ciriani alla tredicesima ''Giornata del Volontario di Protezione civile'' che si è svolta oggi, con la partecipazione di quasi 3mila volontari dei vari gruppi comunali ed associazioni provenienti da tutta la regione, presso la Fiera di Pordenone.
Al termine di un anno d'intensa attività, la giornata è organizzata per ringraziare i volontari che svolgono un lavoro prezioso d'aiuto alla popolazione in difficoltà: un grazie ''da parte di tutte le istituzioni e dei cittadini'', ha precisato Ciriani sottolineando come il sistema della Protezione civile regionale rappresenti un modello di riferimento per tutto il Paese.
Nell'evidenziare l'operato dei volontari, nello specifico l'assistenza nelle recenti alluvioni nel Pordenonese e nell'Isontino, il vicepresidente ha ricordato di aver ricevuto due settimane fa dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la medaglia d'oro, ''idealmente appesa al vostro petto'', per la grande capacità organizzativa, solidarietà ed il lavoro svolti dalla Protezione civile in Abruzzo.
''La grande partecipazione all'odierna festa ci dimostra - ha spiegato Ciriani - che la Protezione civile non appartiene ad una parte politica o geografica della regione, bensì a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia: è un grande bene al quale la Regione dedica la sua massima importanza''.
Oltre all'aiuto in occasione delle emergenze, Ciriani ha posto l'accento anche ''sull'assistenza quotidiana'', e quindi insostituibile, data dalle squadre di volontari nell'ambito dell'offerta dei variegati servizi che le amministrazioni comunali conferiscono ai cittadini.
Dopo il direttore della Protezione civile regionale Guglielmo Berlasso ha parlato al raduno il nuovo capo del Dipartimento della Protezione civile italiana Franco Gabrielli il quale, sollecitato dai giornalisti sul futuro dell'organizzazione, ha risposto che ''una squadra che vince, non si cambia''.
''La strada è tracciata - sostiene Gabrielli -: bisogna avere costanza, forza e determinazione, ma è importante non distruggere una realtà concreta come quella della Protezione civile, magari utilizzando strumentalmente certi episodi che possono talvolta accadere al suo interno: è un patrimonio di tutto il Paese e quindi va aiutata a crescere ulteriormente''.
Nel suo intervento il Capo diparimento si è soffermato sulla tragica vicenda umana di Pasquale Antonini, il giovane volontario morto portando aiuto a chi aveva bisogno: ''nei momenti difficili ricordatevi del suo spirito di dedizione ed abnegazione, che simboleggia la grandezza del volontariato della Protezione civile''.
In conclusione Gabrielli ha messo in rilievo il significativo ruolo dei volontari, che vanno a colmare il vuoto lasciato dall'esercito, fatto oggi di professionisti, nel portare aiuto alla popolazione colpita dalle calamità e ha citato i suoi predecessori: ''il padre'', contenuto2=' dell'organizzazione Giuseppe Zamberletti; Franco Barberi ''che ha portato la scienza al suo interno'' e Guido Bertolaso ''che ha dovuto pagare l'onta della macchia, che il tempo toglierà dal suo orizzonte e da quello dell'organizzazione''. ARC/MCH