Convenzione sottoscritta con Autostrade Alto Adriatico: progetto
definitivo entro l'autunno e Conferenza dei servizi prevista per
dicembre. In assestamento 62 milioni per l'opera
Udine, 15 lug - "Il rilancio dell'iter per la Tangenziale Sud
di Udine è il frutto di un lavoro determinato, fondato su visione
strategica, competenza tecnica e capacità di governo. Si tratta
di un'opera attesa da anni che oggi, grazie alla sottoscrizione
della convenzione con Autostrade Alto Adriatico, può finalmente
avviare le fasi decisive. Stiamo costruendo, insieme, le
condizioni per una mobilità regionale sempre più moderna, sicura
e funzionale allo sviluppo del nostro territorio".
Così l'assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante
ha commentato l'ufficiale ripartenza dell'iter per la
realizzazione del secondo lotto della Tangenziale Sud di Udine.
L'intesa raggiunta tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la
società in house Autostrade Alto Adriatico, presente all'incontro
di oggi con il presidente Marco Monaco, consentirà di aggiornare
e consegnare il progetto definitivo entro l'autunno; dopodichè
verrà organizzata, nella prima metà di dicembre, la Conferenza
dei servizi rispettando così un cronoprogramma che punta a
bandire la gara per l'appalto integrato nel corso del secondo
semestre del 2026.
L'assessore Amirante, nel suo intervento, ha posto in evidenza
che la Tangenziale Sud "non rappresenta solo un'infrastruttura,
ma un elemento strategico per tutto il tessuto produttivo del
Friuli Venezia Giulia, che necessita di una viabilità moderna,
efficiente e integrata, in grado di sostenere la competitività
delle imprese e valorizzare i collegamenti tra le diverse aree
del territorio. Perciò la Giunta regionale ha destinato 62
milioni di euro in assestamento di bilancio a favore di questo
intervento; la cifra servirà per adeguare il progetto ai nuovi
prezzi legati agli aumenti dei costi ma anche e soprattutto a
garantire la progettazione con le opere indicate nella
valutazione di impatto ambientale. Poter contare su un partner
autorevole come Autostrade Alto Adriatico significa affidarsi a
una realtà radicata e competente, capace di tradurre in azioni
concrete le priorità infrastrutturali della Regione".
L'esponente dell'Esecutivo ha inoltre ricordato che quest'opera
risponde a specifiche esigenze quali la sostenibilità del
traffico ma anche il supporto che potrà fornire alla logistica e
al trasporto merci. "La tangenziale - ha detto Amirante - sarà
infatti una dorsale fondamentale per lo sviluppo economico e la
riduzione dell'impatto legato alla circolazione nei centri
urbani. Nella realizzazione della nuova arteria verranno tenuti
in debita considerazione gli aspetti ambientali attraverso le
opere di laminazione e di compensazione idraulica necessarie a
superare gli elementi messi in evidenza nella valutazione di
impatto ambientale dall'Autorità di Bacino. Al contempo c'è
bisogno di realizzare tutti i campionamenti in natura
archeologica prevista all'interno di questa procedura".
Il nuovo tratto si estenderà per 13 chilometri, collegando il
casello A23 di Udine Sud con la Ss 13 "Pontebbana" in località
Basagliapenta, completando l'asse viario fino alla Sr 56 "di
Gorizia". Un'infrastruttura che migliorerà in modo sostanziale i
collegamenti tra le aree veneto-pordenonese e isontina, riducendo
il traffico pesante nei centri abitati di Basagliapenta,
Campoformido e Pasian di Prato e innalzando così i livelli di
sicurezza stradale e qualità della vita dei residenti. Si tratta
di un'opera rilevante anche sotto il profilo tecnico, che prevede
4 svincoli e 21 strutture tra viadotti, ponti, sovrappassi e
sottopassi, pensati per rispondere alle esigenze di mobilità
attuale e futura.
L'incarico affidato ad Autostrade Alto Adriatico prevede
l'aggiornamento del progetto definitivo, che integrerà le
prescrizioni contenute nel decreto di Via nazionale approvato lo
scorso marzo dai ministeri dell'Ambiente e della Cultura, oltre a
tutte le nuove normative emerse dalla progettazione originaria
del 2012. Il lavoro comprenderà anche la redazione del piano
particellare per gli espropri. La complessità tecnica e
amministrativa del progetto richiederà il contributo coordinato
di diversi enti. La Regione, attraverso la Direzione
Infrastrutture, continuerà a esercitare un ruolo di regia per
garantire il rispetto delle tempistiche e assicurare la
realizzazione di un'opera che risponde alle reali esigenze di
sostenibilità del traffico, supporto alla logistica e
miglioramento ambientale.
ARC/AL/ma