TLC: TONDO, FIBRA OTTICA IN TUTTO FVG ENTRO PRIMO SEMESTRE 2013

Udine, 29 nov - Entro la fine dell'attuale legislatura, e dunque entro il primo semestre del 2013, l'intero Friuli Venezia Giulia, con tutti i suoi 218 Comuni, le sue comunità locali, il suo sistema economico, avrà a disposizione una rete di telecomunicazione ad elevate prestazioni, in grado di trasmettere e ricevere dati ad alta velocità. E' questo dunque l'"obiettivo di legislatura" confermato, oggi ad Udine, dal presidente della Regione, Renzo Tondo, e dagli assessori regionali Riccardo Riccardi ed Andrea Garlatti, che hanno illustrato a sindaci, amministratori locali ed operatori industriali (responsabili di distretti e consorzi) il quadro ed i prossimi passi 2011 e 2012 per il completamento del programma regionale "Ermes" per la posa della fibra ottica ed il conseguente superamento del cosiddetto "svantaggio digitale", cioè per superare quella condizione di disparità tra chi può fruire delle tecnologie digitali e chi invece non può accedervi, in quanto gli operatori privati di telecomunicazione non sono interessati a realizzare un'infrastruttura a banda larga in zone svantaggiate o a scarsa densità di utenti-clienti (industrie, attività commerciali, liberi professionisti, studenti, cittadini). Il progetto Ermes, avviato a fine 2005 e ritenuto strategico dalla stessa Giunta Tondo, comporta un impegno finanziario complessivo di 120 milioni di euro e nel biennio 2009-10 è stato oggetto "di operatività ed attenzioni costanti", hanno sottolineato Tondo e Riccardi, ricordando che nella passata legislatura sono stati impegnati e contrattualizzati 10 milioni di euro, mentre da maggio 2008 ad agosto 2010 questa cifra è lievitata a 60 milioni. Restano ancora da impegnare, da qui al 2012, 42 milioni di euro, raggiungendo in tal modo la cifra di 112 milioni (il 93 p.c.), di cui 72 di fonte regionale, 33 dallo Stato e 7 dalla Ue, accanto ad ulteriori 8 milioni per interventi residui da sviluppare. In totale, Ermes corrisponderà a ben 1.570 chilometri di fibra ottica "gettati" in Friuli Venezia Giulia, dei quali 650 già "posati", con cinque "nodi" principali, due in esecuzione (Amaro e Trieste) e tre in progetto (Udine, Palmanova e Pordenone). "Entro dicembre - ha quindi sottolineato Riccardi - riteniamo di poter ricevere dalla Commissione europea l'indispensabile autorizzazione per la cessione della fibra ottica agli operatori privati di TLC": Ermes infatti è stato concepito prevedendo un'eccedenza di fibra rispetto alle esigenze della rete pubblica, in modo tale da poter offrire a tali operatori, come imposto da normative nazionali e comunitarie (ma non previsto dalla società Mercurio, costituita nel 2006, che aveva erroneamente ritenuto di poter affidare questo surplus tramite cessione diretta) la fibra ottica disponibile tramite gare ad evidenza pubblica e nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di Stato. Nel primo semestre 2011 sarà affidata ad Insiel ("stiamo lavorando secondo tempi e progetti", ha osservato l'amministratore delegato, Dino Cozzi) la cablatura ad altissima velocità, eguale o superiore a 50 Mb/secondo, dei circa 80 consorzi e distretti industriali presenti in regione, saranno avviate le gare per la cessione della fibra agli operatori privati e verrà dato inizio all'attivazione della rete pubblica per l'ambito dell'Alto Friuli e la rete urbana di Trieste. Nel 2012, infine, attivazione delle reti pubbliche degli ambiti Udinese, Bassa Friulana e Pordenonese, l'inizio delle connettività private e di quelle dei consorzi e distretti industriali (II semestre). "Non è mai stato perso tempo", ha poi ribadito Riccardi, segnalando invece come la società Mercurio, negli anni addietro, avesse "diffuso l'informazione che tutti i cittadini e le imprese in tempi brevi sarebbero stati connessi in banda larga, obiettivo rivelatosi irrealizzabile per motivi tecnici, per la vastità del territorio da coprire, per l'impossibilità di aggirare le norme nazionali e comunitarie". Di fatto, ha ancora evidenziato Riccardi, solo dal marzo 2009, con la creazione della nuova Insiel (che ha assorbito Mercurio) si è potuto operare con alacrità sul progetto Ermes, avendo finalmente chiaro il quadro legislativo che vieta alla Regione o ad una sua società partecipata di fornire direttamente o anche indirettamente la connettività ad utenti finali privati, siano essi cittadini o imprese. Ciò può essere fatto solo da operatori privati di TLC e solo dopo autorizzazione dell'Unione Europea, che valuta se effettivamente si vada ad interessare una zona realmente a svantaggio digitale, cioè dove nessun operatore privato abbia manifestato la volontà di investire in infrastrutture a banda larga entro un tempo definito. ARC/RM