RICCARDI SU "ADRIA_A", UNA PAGINA NUOVA SI APRE

Monfalcone, 22 nov - Una metropolitana leggera concepita in una logica intermodale e transfrontaliera tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia, un'infrastruttura capace di mettere in collegamento le aree urbane di Trieste e di Capodistria e i loro due porti, Gorizia con Nova Gorica e l'entroterra sloveno, i tre aeroporti di Venezia, Ronchi dei Legionari e Lubiana. E il tutto progettando e realizzando solo alcuni piccoli tratti mancanti di un ''anello'' ferroviario che già esiste. È questo l'obiettivo di ''Adria_A'', il progetto inserito nella programmazione 2007-2013 dei Fondi europei Interreg Italia-Slovenia e lanciato oggi a Monfalcone con un primo incontro che si è svolto all'ex Albergo Impiegati (Europalace). Erano presenti fra gli altri Riccardo Riccardi, assessore regionale alle Infrastrutture, l'Ambasciatore Gerhard Pfanzelter, segretario generale dell'INCE (Iniziativa Centro Europea), a cui è affidato il compito di capofila, rappresentanti dei ministeri interessati di Italia e Slovenia. L'assessore Riccardi, che ha aperto l'evento inaugurale di ''Adria_A'', non ha esitato a parlare di ''una pagina nuova che oggi si apre e che ci consentirà di passare davvero dal confine al centro dell'Europa, di costruire una forte alleanza tra Italia e Slovenia per evitare il rischio di marginalità di quest'area''. ''Non siamo di fronte ad un progetto come gli altri - ha osservato l'assessore - perché per la prima volta il problema dei trasporti è analizzato in una logica plurimodale, non più a compartimenti stagni, in una visione capace di collegare porti e aeroporti con le reti''. E poi - seconda novità di rilievo sottolineata da Riccardi - c'è la logica della ''programmazione transfrontaliera complessiva'' che sta alla base di questo progetto, per arrivare ad una ''piattaforma unica'' e ad una ''governance unica'' da Lubiana a Venezia, passando per Capodistria, Trieste, Gorizia e Nova Gorica. Con i finanziamenti europei - quasi 3,3 milioni di euro da qui al 2013 - sarà possibile arrivare alla progettazione preliminare dei tratti mancanti: la ''lunetta'' di Gorizia e il collegamento con Nova Gorica; l'elettrificazione della sezione Nova Gorica-Sezana; infine il tratto fra Trieste e Capodistria, compresi gli approfondimenti ambientali. Sarà nello stesso tempo studiato un modello operativo di esercizio ferroviario metropolitano dell'area carsica, in sinergia con i modelli dell'area veneta e di quella della capitale slovena, con particolare riferimento all'esercizio di ''treni navetta'' fra gli aeroporti. Per raggiungere questi obiettivi si è costituito oggi a Monfalcone un Forum permanente fra tutti i soggetti coinvolti, che porterà all'istituzione fra Italia e Slovenia del primo GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale), lo strumento giuridico definito dalla UE per rafforzare i rapporti transfrontalieri. Gli stessi partner coinvolti nel progetto ''Adria_A'' danno un'idea della sua importanza: INCE, le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, i ministeri dei Trasporti e dell'Ambiente di Italia e Slovenia, i tre aeroporti dell'area, i porti di Capodistria e Trieste, i Comuni di Venezia, Monfalcone, Trieste e Capodistria assieme alle principali città confinarie con in testa Gorizia e Nova Gorica, quattro Università (Trieste, Venezia, Ferrara e Lubiana), Informest ed EZIT. ARC/PF