Trieste, 18 nov - Da oggi a sabato prossimo oltre un migliaio di ragazzi delle scuole secondarie e superiori del capoluogo giuliano visiteranno i palazzi storici di piazza Unità d'Italia nell'ambito di un progetto ancora unico a livello nazionale, ma già preso a modello: ''Diamo un futuro al nostro passato - Mattinata FAI-Fondo Ambiente Italiano per le scuole superiori''.
Per il presidente della Regione Renzo Tondo si tratta di un'iniziativa importante, che coinvolge i giovani e li avvicina alla storia della loro città e del Friuli Venezia Giulia.
Promossa in sinergia con la Giunta regionale e con l'UPI, la manifestazione quest'anno riguarda infatti, oltre ai Palazzi di Piazza Unità e Piazza Oberdan a Trieste, la cattedrale di Gorizia e la Biblioteca multimediale di Pordenone.
In sintonia con i principi che hanno sempre ispirato il FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano), fin dal 2006 la Delegazione triestina della Fondazione ha offerto ai ragazzi la possibilità di entrare in contatto con beni pubblici che, per definizione, sono anche loro, spiega la delegata FAI per le scuole del Friuli Venezia Giulia Mirella Pipani, ricordando che tra il FAI giuliano, la Provincia di Trieste e la Soprintendenza è stato sottoscritto un documento per l'iscrizione di 100 classi triestine - diventeranno 350 in tutto il Friuli Venezia Giulia - nella grande famiglia del FAI.
A piccoli gruppi i giovani sono quindi entrati oggi nella sede della Giunta regionale, già storico palazzo del Lloyd Triestino.
All'appello sono però mancati i ragazzi di alcuni istituti che, in seguito alle occupazioni delle scuole, all'ultimo momento non hanno avuto il permesso di partecipare all'iniziativa. Tra di essi, molti dei 135 ''apprendisti ciceroni'', che hanno visto vanificato un lavoro di formazione svolto al di fuori dell'orario scolastico.
Tra coloro che hanno fatto da guida ai loro compagni tra i palazzi di Piazza Unità, un ''veterano'', Riccardo Piccolo, e un gruppo di ragazze, Valentina Sassonia, Paola Petrucco, Anna Carolina Viler e Valentina Ortis. Tutti del ''Dante'', hanno motivato il loro impegno con la curiosità nei confronti di palazzi normalmente chiusi al pubblico, la volontà di approfondire la conoscenza della loro città, trasformandola in una parte importante della loro preparazione culturale, la soddisfazione di mettersi alla prova, parlando davanti a compagni e adulti.
Sabato pomeriggio alle 17,30, nel Teatro Basaglia, i giovani ''apprendisti ciceroni'' riceveranno un attestato di qualificazione che non avrà soltanto un mero significato onorario, ma sarà la testimonianza concreta del loro lavoro e della loro preparazione.
Il tutto nella falsariga della filosofia del Fondo per l'Ambiente Italiano. Nato nel 1975, sino a oggi ha consentito il restauro e l'apertura al pubblico di importanti testimonianze del nostro patrimonio storico e artistico in tutta Italia. ARC/LVZ