Cividale, 15 nov - ''La Regione deve lavorare alle condizioni per promuovere la competitività concentrandosi sulle infrastrutture intese come condizioni materiali e immateriali che abilitano e facilitano l'iniziativa delle forze economiche e sociali. Tra le infrastrutture immateriali di primaria importanza c'è la pubblica amministrazione, che deve essere rinnovata assumendo scelte precise in termini di focalizzazione sulle funzioni essenziali, di miglioramento dell'efficienza delle strutture e di equilibrio e reversibilità della spesa pubblica''.
E' questa la risposta che l'assessore regionale alla Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle Riforme Andrea Garlatti ha formulato di fronte al quesito sul ruolo dell'amministrazione regionale nella ricerca di competitività del sistema industriale del Friuli Venezia Giulia, emerso nel corso della tavola rotonda del convegno organizzato da Confindustria Udine ''Più industria, più lavoro'', svoltosi a Cividale alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi.
Intervenuto a nome del presidente della Regione Renzo Tondo, Garlatti ha condiviso l'analisi e le richieste del presidente degli industriali friulani Adriano Luci - riequilibrio dei conti pubblici; centralità della scuola e della formazione; scelte oculate e responsabili in Finanziaria per il governo dell'economia; funzionalità integrata di Friulia, Informest, Finest, Frie, Mediocredito, Confidi; proposta per la costituzione di una agenzia di sviluppo regionale come unico interlocutore per lo sviluppo del territorio - e anche del presidente regionale Alessandro Calligaris, che ha indicato nella necessità di regole di mercato condivise e uguali per tutti la priorità per mantenere alta la concorrenza dell'impresa locale.
''Il contributo della Regione alla competitività sarà quello di creare le condizioni 'per aiutare ad aiutarsi' '' ha affermato Garlatti, approfondendo poi il tema del rapporto tra le imprese e l'amministrazione pubblica.
''Il tentativo che stiamo portando avanti da tempo - ha proseguito l'esponente regionale - è quello di semplificare questo rapporto: non sempre ciò è possibile e quindi si deve andare nella direzione di cambiare la concezione stessa degli interventi di sostegno, superando ove possibile la logica del contributo tradizionale, di costosa gestione e dai tempi lunghi''.
''Si tratta di attuare un cambiamento epocale nella qualità della mediazione politica - ha commentato Garlatti - passando dalla logica dei contributi a quella della programmazione nella prospettiva di modificare la qualità del PIL di questa regione, rendendolo meno dipendente dalla spesa pubblica e più orientato al mercato e all'economia reale''. In merito alle richieste di Luci sull'avanzamento delle pratiche della legge regionale 4 - ''I tempi lunghi, siamo a due anni, per gli incentivi - aveva citato il presidente di Confindustria nella sua relazione introduttiva - non rappresentano un vanto e non sono accettabili'' e sul tema cruciale dell'energia - ''Si prendano le giuste decisioni nella logica dello sviluppo e in aderenza alle soluzioni effettivamente sostenibili abbandonando la ricerca della ridiscussione continua'', Garlatti ha convenuto che vi sono stati dei rallentamenti sui quali lo stesso presidente Tondo ha sollecitato un deciso segnale di sintesi.
Alla tavola rotonda, moderata dal presidente di Ermeneia Nadio Dellai, hanno preso parte oltre a Calligaris anche il rettore dell'Università di Udine Cristiana Compagno, e Fabrizio Onida ordinario di politica economica della ''Bocconi'' di Milano. ARC/EP