SEGANTI, SERVE COORDINAMENTO DEI CONSORZI E MARKETING

Trieste, 9 nov - Un coordinamento che consenta ai Consorzi industriali e all'Ezit di proporsi sul mercato e attrarre nuovi imprenditori in Friuli Venezia Giulia, di dialogare con la politica e le istituzioni, di focalizzare priorità e carenze: è questa la proposta uscita dall'incontro di questa mattina a Trieste tra l'assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, ed i presidenti dei Consorzi industriali della Regione e dell'Ezit, rappresentato oggi dal suo nuovo presidente, Dario Bruni e dal vicepresidente, Stefano Zuban. A suggerire l'idea del coordinamento è stato il presidente del Consorzio Industriale Pedemontana - Alto Friuli, Ivano Benvenuti, che ha spiegato come quello delle infrastrutture, compresa la banda larga, sia tra i primi problemi da risolvere. Accogliendo molto favorevolmente l'ipotesi del coordinamento, l'assessore ha lanciato l'idea di un marketing del territorio a regia regionale per aumentare l'attrattività del Friuli Venezia Giulia e consentire l'utilizzo degli spazi ancora disponibili nelle diverse aree industriali. "Vieni ad investire in Friuli Venezia Giulia" potrebbe essere il messaggio attraverso cui ciascuno presenterebbe le sue peculiarità territoriali, i servizi offerti e i costi a metro quadrato, che variano restando comunque competitivi rispetto alle altre regioni del Nordest - ha notato l'assessore - consentendo a chi investe da noi di farlo in maniera coerente con le proprie esigenze". Dopo aver ascoltato i rappresentanti dei Consorzi, Federica Seganti ha quindi ipotizzato la creazione di un fondo di rotazione per progetti urgenti ed immediatamente cantierabili. Dal tavolo è emersa anche l'opportunità di incentivare il ricorso al project financing, quale strumento operativo che garantisca un corretto utilizzo degli spazi nei comprensori industriali favorendo l'insediamento di nuove imprese. A tale proposito, l'assessore si è impegnata a varare, nel contesto della Finanziaria 2011, una norma specifica a sostegno dell'incentivazione del partnernariato pubblico-privato per la realizzazione delle opere pubbliche proposte dai consorzi. Il tema della caratterizzazione delle aree inquinate, anche alla luce di alcune novità indicate dal ministero dell'Ambiente, è stato sollevato dall'Ezit e dal Consorzio del Monfalconese che ha anche evidenziato il problema della attuale concorrenzialità, in controtendenza con le politiche europee per l'ambiente, del trasporto su gomma rispetto a quello su ferro. Un argomento che gli altri hanno rilanciato, ricordando i fondi spesi negli ultimi trent'anni per la realizzazione dei raccordi ferroviari nelle aree industriali, sempre più in disuso, tanto che, ad esempio, il presidente del Consorzio dell'Aussa Corno, Cesare Strisino, ha confermato che, soltanto nel suo comprensorio, il trasporto su rotaia è diminuito del 70 per cento. ARC/LVZ