I TEMI DELL'INCONTRO PECORARO SCANIO - ILLY

Trieste, 08 feb - La realizzazione di un terminal di rigassificazione nella provincia di Trieste e la realizzazione, sul territorio regionale, della linea ferroviaria ad alta velocitÖ/alta capacitÖ del Progetto prioritario 6 verso Ungheria ed Ucraina sono stati al centro della conferenza stampa che oggi a Trieste, nel Palazzo della Giunta regionale, hanno tenuto il presidente Riccardo Illy ed il ministro all'Ambiente ed alla Tutela del territorio Alfonso Pecoraro Scanio. "Risulta evidente - ha sottolineato il ministro a proposito dell'impianto di rigassificazione - che nell'area di Trieste gli impegni internazionali impongono all'Italia di porre attenzione verso il Governo della Slovenia ed anche a quello della Croazia, che ha specificatamente richiesto di essere coinvolto". Una situazione dunque più complessa rispetto ad altre aree del Paese nelle quali si sta ipotizzando la realizzazione di tali impianti, ha proseguito Pecoraro Scanio, e che pertanto "forse può portare verso tempi maggiori di valutazione" da parte del Comitato ministeriale per la valutazione d'impatto ambientale. Il presidente Illy ha quindi illustrato la posizione della Regione che, in attesa di poter utilizzare energia proveniente da fonti rinnovabili, si preoccupa che il gas sia disponibile, a prezzi europei, per la crescente domanda del Paese e del Friuli Venezia Giulia. "Per questo motivo siamo disponibili a valutare la presenza di un terminal nella nostra regione", ha confermato Illy ricordando che "sin dall'inizio abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere i Paesi vicini". Ma ministero e Regione, hanno anche osservato Illy e Pecoraro Scanio, restano comunque estremamente attenti allo sviluppo delle nuove tecnologie, che oggi parlano di nuove navi "rigassificatrici" in grado di evitare la realizzazioni di costruzioni off-shore di notevole impatto paesistico: in questo caso "suggeriremo senz'altro ai proponenti di valutare queste tecnologie più avanzate e meno impattanti", ha detto il presidente. Ed Illy ha anche spiegato che, non appena completata la fase istruttoria sulla documentazione aggiuntiva fornita dalle due societÖ proponenti, la Regione esprimerÖ il proprio parere che, "con una certa probabilitÖ", potrebbe essere favorevole con prescrizioni: "mi sento quasi di escludere che ci sarÖ un parere favorevole tout court". Il presidente ha inoltre ribadito che "da parte nostra non c'ß mai stato un pregiudizio negativo ma non c'ß mai stata neppure la volontÖ di proporre un terminal di rigassificazione, che viene realizzato da societÖ private. La Regione, in qualitÖ di ente regolatore, ß chiamata ad esprimere il suo parere ed a favorire l'espressione di altrettanti pareri da parte degli Enti locali". Illy e Pecoraro Scanio hanno successivamente affrontato il problema ("tema delicato" secondo il ministro) della nuova linea ferroviaria ad alta velocitÖ/alta capacitÖ da Lione e Venezia verso Budapest. "Ho chiesto al presidente - ha indicato il ministro - che possa essere riaperta al massimo la procedura per il coinvolgimento degli Enti locali e delle realtÖ locali", in pratica utilizzando la procedura ordinaria e non quanto indicato dalla Legge Obiettivo: "sui tracciati sarÖ poi il dicastero dell'Ambiente a dover valutare l'impatto ambientale, con la massima attenzione e rigore sulle procedure tecniche". Su questo tema Illy ha segnalato al ministro i differenti aspetti legati alle diverse tratte che compongono la nuova direttrice viaria. Per la sua porzione transfrontaliera, totalmente in galleria, ha chiarito il presidente della Regione, e dunque con non moltissimi problemi d'impatto ambientale, l'urgenza ß dettata dall'avvio della Conferenza intergovernativa e dal successivo accordo internazionale, per giungere entro settembre (ultima data possibile) alla richiesta del cofinanziamento da parte della Ue. Per la Trieste-Ronchi Sud, "satura nel giro di 2/3 anni" e per la quale RFI ha recepito le richieste di modifica concertate tra Regione ed Enti locali, appare inutile e foriero di possibili ritardi l'estrapolazione dalla Legge Obiettivo, come anche per la Latisana - Portogruaro. Si potrebbe invece valutare l'estrapolazione dalla Legge Obiettivo per la tratta Ronchi Sud-Latisana, si ß espresso Illy, anche in considerazione del fatto che sul tracciato - parallelo all'autostrada - nessun Comune ha sollevato obiezioni. Nel corso della conferenza stampa Pecoraro Scanio ha inoltre confermato ad Illy il forte impegno del ministero dell'Ambiente, anche finanziario, per l'assetto idrogeologico dell'arco costiero alto adriatico (da Trieste a Ravenna), per i programmi di monitoraggio della qualitÖ dell'aria, delle acque e delle falde sotterranee del Friuli Venezia Giulia, per l'incentivazione delle industrie in grado di riciclare le acque industriali utilizzate e, in campo agricolo, per il completamento dei sistemi di irrigazione "a goccia" ed il passaggio a coltivazioni con minori fabbisogni idrici. Pieno sostegno, infine, da parte del Governo nazionale per l'insediamento in regione di un Centro d'eccellenza sulle fonti rinnovabili di energia (strumento di ricerca che si potrÖ coniugare con due impianti di produzione di biodiesel e di bioetanolo probabilmente nell'area di San Giorgio di Nogaro, ha indicato Illy) e per le risorse economiche che lo Stato ha deciso di stanziare a favore della Fondazione ASIA/Agenzia per lo sviluppo internazionale dell'Ambiente. Come ß stato illustrato oggi dalla presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, si tratta di un'iniziativa (promossa dalla stessa Amministrazione provinciale) per l'avvio di corsi di formazione realizzati di concerto tra UNESCO e ministero dell'Ambiente ed una prima fase potrebbe prendere avvio giÖ tra marzo ed aprile 2007. Pecoraro Scanio ha informato Illy e la Poropat che il sostegno del Governo Italiano ß stato formulato lo scorso venerdå a Parigi al segretario generale dell'UNESCO. ARC/RM