Sicurezza: Roberti, protocollo di videosorveglianza con 16 Comuni

L'assessore in Prefettura a Pordenone illustra il progetto finanziato dalla Regione. "Il sistema di lettura targhe è strumento in più per Forze di polizia e per maggiore sicurezza" Pordenone, 10 giu - "La sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta e la sinergia istituzionale tra Regione, Comuni e Forze dell'ordine rappresenta la strada maestra per raggiungerla. Il Protocollo sottoscritto oggi in Prefettura a Pordenone rappresenta un esempio virtuoso di questa collaborazione. Si tratta di un progetto innovativo e concreto che consentirà un controllo integrato del territorio. Un sistema che rappresenta un importante passo avanti nella costruzione di una rete di sicurezza sempre più efficace ed efficiente". Lo ha dichiarato questa mattina l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, intervenendo in Prefettura a Pordenone - presenti, oltre al prefetto Michele Lastella, i vertici delle Forze dell'ordine e i sindaci dei Comuni coinvolti nel progetto - in occasione della sottoscrizione del protocollo d'intesa per la realizzazione e gestione di un sistema interconnesso di videosorveglianza per la rilevazione e la lettura delle targhe dei veicoli, sia in entrata che in uscita, nell'area urbana di Pordenone (che è il Comune capofila del progetto) e in altri quindici Comuni della provincia. Il progetto - finanziato con oltre 400 mila euro complessivi da parte della Regione - prevede l'istallazione di nuovi 36 punti di videosorveglianza nei sedici Comuni, in modo da creare una "cinturazione" del territorio, in particolare al confine con il Veneto. L'interconnessione consentirà la condivisione dei dati tra le diverse Forze di Polizia del territorio e, in futuro, anche un dialogo con la banca dati nazionale dei sistemi di lettura targhe attraverso la videosorveglianza. "Il sistema, completamente interconnesso - ha aggiunto Roberti - permetterà infatti di rilevare in tempo reale i transiti dei veicoli, fornendo dati utili in caso di reati (in particolare i furti, spesso compiuti da bande criminali che arrivano da fuori regione) o comportamenti sospetti, e costituirà un presidio tecnologico a supporto delle attività di prevenzione e contrasto alla criminalità. La valenza del progetto è quindi regionale, poiché consente di presidiare ancora meglio i confini del territorio". L'assessore ha infine ribadito l'importanza della collaborazione tra le istituzioni e le Forze dell'Ordine. "Ringrazio - ha sottolineato - la Prefettura di Pordenone, i sindaci dei Comuni coinvolti e tutte le Forze dell'ordine per aver creduto e per aver lavorato a questo progetto. Solo lavorando insieme possiamo garantire un territorio più sicuro e risposte concrete alle legittime richieste dei cittadini e al bisogno di percezione della sicurezza, non abbassando mai la guardia anche se, come dicono i dati degli ultimi anni, i reati sul territorio sono in calo". ARC/LIS/gg