A Udine il corso per formare gli operatori e specialisti della
Ror Fvg
Udine, 10 giu - "La rete oncologica regionale rappresenta un
passaggio cruciale di responsabilità e di visione. È uno
strumento di vera programmazione, che si fonda sul lavoro
concreto del sistema professionale e sulla volontà di trasformare
il sistema per rispondere meglio ai bisogni dei cittadini".
Lo ha affermato oggi a Udine l'assessore regionale alla Salute,
Riccardo Riccardi, intervenuto al corso per la formazione dei
professionisti che faranno parte alla rete oncologica del Friuli
Venezia Giulia. L'incontro, che ha coinvolto operatori e
specialisti da tutto il territorio, è parte integrante di un
percorso destinato a riorganizzare le modalità di presa in carico
dei pazienti oncologici, superando modelli verticali e
frammentati in favore di un approccio integrato e
multidisciplinare.
L'assessore ha sottolineato come il sistema sanitario si trovi
oggi a un bivio: da un lato la possibilità di attuare una
"programmazione qualificata, fondata su elementi reali e non su
contrapposizioni sterili animate dal sindacalismo territoriale";
dall'altro, il rischio di "restare ostaggio di tensioni, rendite
di posizione e resistenze interne costruite negli anni, anche da
parte di una fortunatamente piccola parte del sistema
professionale. Ciò che oggi viene costruito nei percorsi
oncologici diventerà modello replicabile per tutte le altre
specialità. Non si tratta solo di riorganizzare luoghi e
strutture, ma di imprimere un cambiamento culturale profondo
fondato sulla rete diffusa".
"L'oncologia - ha aggiunto Riccardi - è un ambito in cui si
misura la capacità vera di rispondere ai bisogni reali delle
persone. Dobbiamo avere il coraggio di superare l'egoismo
organizzativo, soprattutto quando l'interesse particolare passa
davanti alla qualità della cura. La rete oncologica regionale non
è solo una riorganizzazione di settore, ma un atto etico:
rimettere al centro il cittadino, la sua salute, la sua dignità".
Il Piano della Rete Oncologica Regionale del Friuli Venezia
Giulia vede in questi giorni l'avvio di una delle linee previste,
attraverso gli incontri di alta formazione promossi dal
coordinatore Gianpiero Fasola e organizzati da ARCS in
collaborazione con SDA Bocconi e Suono&Silenzio. Tra gli
obiettivi strategici del Piano ROR figura la definizione di
percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA) progettati
e condivisi a livello regionale e locale, dotati di indicatori di
processo e di esito rilevabili e misurabili. Per ogni gruppo di
patologie oncologiche vengono definiti i percorsi di assistenza
che saranno dedicati ai pazienti colpiti da quello specifico
tumore, favorendo l'integrazione tra assistenza sanitaria
oncologica ospedaliera e territoriale.
Il percorso formativo organizzato da ARCS è rivolto agli
specialisti indicati dalle Aziende che si occupano di tumori del
pancreas, dell'esofago, cerebrali e dei sarcomi, organizzati in 4
gruppi di lavoro regionali. Ogni gruppo, è composto da 18
professionisti che ricevono una formazione specifica su come
progettare PDTA migliorando l'organizzazione e misurando i
risultati. L'obiettivo è allineare le conoscenze e le competenze
occorrenti per metterli nelle condizioni di progettare e
implementare nelle Aziende percorsi di cura coerenti con le
necessità dei pazienti della nostra regione. La formazione sulla
costruzione dei percorsi è guidata dalla docente di Healthcare
Management della SDA Bocconi, Valeria Tozzi, considerata fra i
massimi esperti nazionali in tema di organizzazione in sanità e
reti cliniche.
Il progetto si sviluppa in 4 fasi in un arco temporale di 18
mesi. Entro il 30 giugno 2026 dovrà essere completata la
progettazione ed entro il 31 dicembre dello stesso anno
l'implementazione delle azioni previste nei diversi contesti
aziendali. L'obiettivo è che la ROR prenda in carico e guidi il
paziente con un sospetto clinico nella fase diagnostica, nella
terapia, nel follow up e fino alle fasi territoriali o domiciliari
ARC/AL/gg