PRESENTATO POLO PER ECONOMIA DEL MARE

Trieste, 08 feb - Nell'era della conoscenza e della globalizzazione, la competitivitÖ delle imprese e dei sistemi territoriali dipende sempre di più dalla qualitÖ delle risorse umane. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Riccardo Illy, intervenendo oggi alla Stazione marittima di Trieste, assieme all'assessore alla Formazione Roberto Cosolini, al convegno di presentazione di Econmar, il nuovo polo per la formazione post-dipolma nel campo dell'economia del mare, un settore le cui potenzialitÖ - come ha rilevato il presidente - non sono state ancora del tutto sfruttate in Friuli Venezia Giulia. Fortemente voluto dall'Amministrazione regionale, il polo si configura come un'associazione temporanea di scopo che coinvolge le agenzie di formazione, le scuole superiori, le due UniversitÖ di Trieste e Udine, le imprese del settore della cantieristica e della nautica e, per la prima volta, anche il sistema della ricerca e dell'innovazione, con Area Science Park tra i soci. Il coordinamento ß affidato all'ente formativo Enaip. Il modello di riferimento di Econmar sono gli IFTS (Istruzione e formazione tecnica superiore), giÖ sperimentati in Friuli Venezia Giulia nei settori della meccanica, legno e mobile, ICT (Information and Communication Technology), in grado di istituzionalizzare i rapporti fra i vari soggetti e dare quindi "stabilitÖ e visibilitÖ" ad un ambito formativo. Econmar si occuperÖ non solo di formazione ma anche di ricerche e analisi sui fabbisogni formativi del settore del mare in Friuli Venezia Giulia. Una prima indagine su questo tema ß stata presentata oggi nel corso del convegno, mentre sono giÖ partite con successo le prime due iniziative di formazione, una per la cantieristica e una per la nautica, con 40 allievi in tutto. "Possiamo vincere la sfida dell'economia della conoscenza e della globalizzazione - ha detto Illy nel suo intervento - solo cambiando il modello competitivo, aggiungendo cioß una maggiore conoscenza ai prodotti e ai servizi. Ciò significa migliorare la produttivitÖ e il contenuto tecnologico ed estetico della produzione. Il nuovo progetto di istruzione e formazione integrata avrÖ proprio il compito di preparare le risorse umane in grado di raggiungere questi obiettivi". "Il progetto Econmar - ha detto ancora Illy - ha anche il merito di mettere in contatto, di realizzare uno scambio continuo fra due mondi, in particolare la scuola e l'industria, che finora si sono parlati relativamente poco. Ma la vera novitÖ, l'innovazione di questa iniziativa sta nell'aver coinvolto per la prima volta anche il sistema della ricerca". Secondo l'assessore al Lavoro Formazione UniversitÖ e Ricerca Cosolini ""Econmar si propone di valorizzare un patrimonio nel campo dell'istruzione e della formazione giÖ presente a Trieste e in regione, ma anche un patrimonio di saperi e di mestieri profondamente legati all'identitÖ del territorio, collegandolo a una strategia di forte innovazione in modo da coniugare antichi mestieri e nuove professioni". Siamo insomma di fronte a un "progetto di sistema", a un "modello a rete" nei settori della cantieristica e della nautica che, cominciando dalla formazione post-diploma, potrÖ gradualmente estendersi a tutta la filiera formativa, per arrivare alla costituzione di un'Alta scuola dell'economia del mare, in grado di preparare contemporaneamente chi progetta e costruisce le navi, chi le guida e chi opera nei settori collegati. Il nuovo polo formativo si inserisce, ha rilevato l'assessore, all'interno del progetto del Distretto tecnologico della cantieristica navale e da diporto su base regionale, di imminente avvio, e anticipa nello stesso tempo i principi del nuovo disegno di legge sul sistema integrato dell'educazione e della formazione che, elaborato dallo stesso Cosolini e dal collega all'Istruzione Roberto Antonaz, sarÖ fra breve esaminato in Giunta. Nel corso del convengo hanno portato la loro testimonianza i rappresentanti di Area Science Parck, di alcune aziende del settore (Fincantieri, Serigi Engineering e Cantiere Alto Adriatico) e, nella tavola rotonda finale coordinata dal presidente dell'AutoritÖ portuale di Trieste Claudio Boniciolli, di scuole e istituti di formazione di Trieste, Genova, Venezia e Capodistria in Slovenia. ARC/PF