MAFIE. CAPOZZI (M5S): DOPO 33 ANNI LA LOTTA SIA SEMPRE PIÙ DETERMINATA

(ACON) Trieste, 23 mag - "In un mondo ideale, giusto e rispettoso di ogni forma di regola sociale, morale o codificata, celebrare una giornata come quella odierna non dovrebbe essere necessario. Invece, ancora una volta, siamo qui a ricordare con determinazione quegli eroi che hanno dato la vita per il nostro Paese, ma anche i loro carnefici che, troppo spesso impunemente, hanno continuato e continuano ad agire con bestiale crudeltà". Lo rimarca, attraverso una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) nel giorno in cui ricorrono le doverose commemorazioni delle vittime dell'attentato di Capaci, avvenuto ormai 33 anni or sono, unitamente a quelle dell'analoga tragedia di via D'Amelio, allargate ai caduti sotto i colpi di tutte le mafie. "La ricorrenza nazionale del Giorno della Legalità - aggiunge la Capozzi - ci riporta ancora una volta a quelle terribili ore del 1992, allo strazio provato da ognuno di noi alla vista di quelle immagini di guerra e all'elenco dei coraggiosi eroi che hanno dato la vita per difendere la giustizia: Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo (anche lei magistrato), insieme ai tre agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani". "Senza mai dimenticare - precisa la pentastellata - le decine di feriti, duramente colpiti nel fisico quanto nell'animo, la cui vita è stata irrimediabilmente stravolta. Il minuto di rumoroso silenzio dovuto a tutti loro alle 17.58 precise e i drappi bianchi appesi ai balconi costituiscono dovuti simboli di rispetto e riconoscenza, sottolineando l'importanza di non dimenticare mai". "Cerimonie, corone di fiori e squilli di tromba tuttavia non bastano. Ambiguità, connivenze e ritardi decisionali - conclude la consigliera - sono andate e vanno in senso contrario rispetto la più che mai necessaria diffusione all'interno dell'intera comunità nazionale del valore della legalità e del totale rigetto nei confronti di qualsiasi forma di sopruso e sopraffazione". ACON/COM/rcm