AMIANTO. BORDIN PREMIA AEA MONFALCONE: MONITORAGGIO E PREVENZIONE

Giornata mondiale celebrata per la prima volta in Aula (ACON) Trieste, 20 mag - Numeri amari da una parte, numeri incoraggianti dall'altra. Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, ha impostato su questa contrapposizione il suo intervento per celebrare per la prima volta in aula la Giornata mondiale che ricorda le vittime del lavoro e in particolare dell'amianto. "Un tema, quest'ultimo - ha aggiunto il massimo rappresentante dell'Assemblea legislativa - che nella nostra regione resta di stringente attualità". E qui il riferimento è ai numeri tragici, vale a dire "i duecento decessi del 2024 in Friuli Venezia Giulia collegabili agli effetti contaminanti di questo materiale", che si associano alle statistiche a livello nazionale: 7000 persone stroncate da mesotelioma pleurico e patologie asbesto-correlate nel solo 2023. "Ci sono però anche alcuni numeri incoraggianti, figli di una consapevolezza crescente da parte delle istituzioni che da anni investono in prevenzione", ha voluto sottolineare Bordin. "L'Amministrazione regionale infatti ha messo in campo importanti misure, tra le quali la mappatura digitale per tracciare i siti contaminati e i contributi economici destinati ai privati e alle imprese che si occupano di smaltimento dell'amianto. Quest'ultima categoria di interventi è stata finanziata negli ultimi sei anni con una cifra rilevante, 18 milioni di euro, e fa piacere - ha ribadito il presidente - che il provvedimento sia stato esplicitamente lodato anche dall'Osservatorio nazionale sull'amianto". Il tema-amianto è approdato in Consiglio regionale grazie a un'integrazione della legge regionale decisa l'anno scorso, che prevede di conferire riconoscimenti a chi si occupa di queste problematiche. Il premio è andato quest'anno all'Associazione esposti amianto (Aea) di Monfalcone, alla quale Bordin ha donato il sigillo del Consiglio regionale con un ringraziamento per "l'impegno portato avanti in più di trent'anni di attività". "Vorrei che questo premio - ha commentato Chiara Paternoster, presente in aula assieme al presidente dell'Aea Diego Dotto - per il tramite dell'associazione andasse a quelle vedove, a quegli orfani, a quegli uomini soffocati dalla polvere che nel momento più drammatico della loro vita hanno portato in piazza il loro dolore affinché quelle sofferenze non si ripetessero". Nel ripercorrere brevemente la storia dell'associazione, Paternoster ha spiegato che "l'obiettivo è sempre stato quello di dare voce a chi rivendicava giustizia, chiedendo alle istituzioni di riconoscere che quelle morti non erano ascrivibili al mero caso ma a una logica di profitto". "Ancora oggi - ha aggiunto la dirigente dell'Aea di Monfalcone - si muore di mesotelioma, e probabilmente la stima dei 2000 morti di amianto in Fvg è destinata a raddoppiare in quanto il picco dei decessi non è ancora stato raggiunto: è la più grande strage di civili mai avvenuta. E noi continueremo a batterci per bonifiche, ricerca e interventi sanitari, perché non accada mai più che uomini e donne muoiano per il solo fatto che sono andati a lavorare nella speranza di garantire ai loro figli un futuro migliore". ACON/FA-fc