Trieste, 12 mag - "I giovani adesso hanno la fortuna di vivere
in un periodo che non è più caratterizzato dalle stragi di
matrice mafiosa dei primi anni Novanta. Eppure, nonostante quella
fase storica sia finita, la mafia esiste ancora e fa affari
proprio in quei territori dove l'economia è particolarmente
florida. La criminalità organizzata cerca sempre di infiltrarsi
esercitando violenze e soprusi. Siamo orgogliosi di vedere la
platea del Rossetti questa mattina piena di ragazze e ragazzi che
lungo l'intero anno scolastico hanno approfondito queste
tematiche. Questo progetto è fondamentale per fornire alle
giovani generazioni gli anticorpi necessari per dire sempre di no
alle mafie nella consapevolezza che al loro fianco ci sono le
istituzioni e le Forze dell'ordine che operano quotidianamente
per difendere i valori della legalità oggi e nel futuro".
Lo ha affermato a Trieste l'assessore alla Sicurezza Pierpaolo
Roberti, che stamattina ha partecipato all'iniziativa "Mafia il
mondo parallelo - storie ed esperienze", organizzata dalla
Prefettura di Trieste in collaborazione con la Regione, il
Comune, l'Ufficio scolastico, la Direzione investigativa
antimafia (Dia), la Questura, i Comandi provinciali dei
Carabinieri e della Guardia di finanza, l'Osservatorio regionale
antimafia, il Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia e la
Fondazione CrTrieste.
Nel ringraziare gli organizzatori della manifestazione, gli
studenti e i loro insegnanti, l'assessore Roberti ha raccontato i
propri ricordi riguardanti la mafia.
"Il primissimo ricordo, quando ero molto piccolo, è legato al
maxiprocesso di Palermo e all'imponente sistema di sicurezza
garantito dalle Forze dell'ordine. Purtroppo - ha sottolineato
Roberti - qualche anno dopo, quando ero già più grande,
arrivarono le stragi di Capaci e via D'Amelio e le drammatiche
uccisioni dei giudici Falcone, Borsellino e dei componenti delle
scorte. Anni terribili che fortunatamente non si sono più
ripresentati".
Dopo i saluti istituzionali e l'intervento di Don Luigi Ciotti, è
andato in scena lo spettacolo di prosa e danza "Mafia: il mondo
parallelo" che racconta la storia dell'attacco portato dalle
organizzazioni mafiose alle istituzioni del nostro Paese e la
capacità di risposta da parte dello Stato.
La rappresentazione, che ha debuttato all'Auditorium Parco della
Musica di Roma nel dicembre del 2022, è stata allestita in
collaborazione con la Direzione investigativa antimafia, la
Regione Lazio, l'Associazione Falcone e altre realtà del terzo
settore.
"L'Amministrazione regionale - ha concluso Roberti - continuerà
a sostenere le diverse iniziative che possano contribuire alla
sensibilizzazione dei giovani ai temi della lotta alla
criminalità organizzata".
ARC/RT/ma