Trieste, 22 set - Regione e parti sociali sono pienamente consapevoli di dover affrontare "la parte più oscura" della crisi scoppiata due anni fa: quella che riguarda i livelli di occupazione. La discussione e il confronto, al di fuori delle liturgie del passato, passeranno attraverso l'analisi del documento che le organizzazioni sindacali produrranno alla Regione e l'avvio di incontri su singoli settori per i quali c'è piena disponibilità ed è garantito l'impegno più attento della Giunta regionale. È quanto emerso oggi nell'incontro tra il presidente della Regione, Renzo Tondo, gli assessori Luca Ciriani, Angela Brandi, Andrea Garlatti, Roberto Molinaro, Sandra Savino, Federica Seganti, e i segretari generali regionali della CISL Giovanni Fania, della UIL Luca Visentini, il vicesegretario della CGIL Emanuele Iodice, il segretario UGL Matteo Cernigoi e Franco Ardessi per la CISAL. Le organizzazioni sindacali hanno dato atto alla Regione di aver operato in questi due anni con impegno ed efficacia durante la prima fase della crisi mettendo risorse sia per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese che a sostegno dei redditi dei lavoratori, con strumenti e indirizzi che i singoli assessori hanno illustrato anche oggi. Ora però, hanno sottolineato i rappresentanti sindacali assieme al presidente Tondo, occorre essere protagonisti di un grande cambiamento per portare il sistema Friuli Venezia Giulia a essere competitivo sul mercato globale. I punti da affrontare nell'immediato riguardano quindi la struttura del sistema economico, la dimensione delle aziende, la produttività, la realizzazione delle infrastrutture, la questione energetica, la ristrutturazione della spesa pubblica. Per affrontare questi temi e dare prospettiva allo sviluppo - è stato sottolineato anche da parte sindacale - occorre fare scelte e individuare le priorità sulle quali indirizzare le risorse pubbliche. È chiaro che questo incontro non rimane un episodio, ha detto il presidente Tondo nel dare l'indirizzo sul lavoro da fare fin dalle prossime settimane e rassicurando le organizzazioni sindacali sulla collegialità della Giunta nella quale "vi è continuo scambio di informazioni e confronto". "Vi assicuro - ha detto il presidente - che abbiamo una regia e i cambiamenti di deleghe tra gli assessori non costituiscono un problema per la continuità dell'attività di governo anche riferita ai singoli settori". Puntualizzato che la spesa pubblica va ripensata in base ai nuovi obiettivi, il presidente della Regione ha ribadito che lo Stato consegnerà alla Regione tutte le risorse dovute derivanti dalle compartecipazioni, ma ha pure chiarito che "non ci sottrarremo all'impegno di collaborare con lo Stato nell'ambito della solidarietà nazionale". ARC/GB