(ACON) Trieste, 29 apr - "Ho partecipato, insieme centinaia di
persone arrivate da tutta la Carnia e ad altri colleghi di
Opposizione in Consiglio regionale, al flash mob in difesa del
aervizio pubblico sanitario e di protesta contro la riduzione e
la chiusura di alcuni servizi dell'ospedale di Tolmezzo, fra cui
l'esternalizzazione di parte del pronto soccorso. Una piazza
gremita davanti alla comunità di montagna della Carnia che ha,
ancora una volta, detto di no alla cessione di pezzi di sanità
pubblica ai privati".
Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine della manifestazione indetta
dai Comitati "Sanità: la Carnia scende in piazza".
"È stato lo stesso Consiglio comunale di Tolmezzo - spiega
Pellegrino - a convocare l'assessore regionale alla Saute,
Riccardo Riccardi, per chiedere chiarimenti sull'operato suo e
della Giunta di cCntrodestra e le risposte fornite sono state le
stesse, quelle che da oltre sette anni sentiamo ripetere come un
mantra, ovvero che 'serve un nuovo modello organizzativo che dia
dignità e attrattività alla medicina territoriale' e che 'non si
tratta di una scelta ideologica, ma dell'unico modo per
continuare a mantenere aperti i servizi. Se non esternalizziamo,
molti di essi rischiano la chiusura'."
"Ci troviamo in una situazione paradossale - l'esponente di Avs-:
da una parte si afferma per la prima volta che non è un problema
di denaro pubblico da spendere per il servizio sanitario, ma solo
di mancanza di personale e, dall'altra, si finanziano strutture
private convenzionate sempre utilizzando i soldi dei
contribuenti, depotenziando il Pubblico e favorendo, il privato
che tende a fare utili e a erogare prestazioni e non certamente
servizi".
"Ci si lamenta che non ci sono medici, ma stranamente il privato
questo problema non solo non ce l'ha, ma addirittura lo preleva
direttamente dalle strutture pubbliche. Evidentemente - prosegue
la consigliera regionale - il vulnus è proprio
dell'organizzazione e non certo dei professionisti sanitari.
Voglio ricordare, ancora una volta, che la Regione ha un bilancio
floridissimo e che non si può pertanto imputare in alcun modo
alla carenza di denaro la deriva pericolosa a cui stiamo
assistendo della sanità pubblica almeno in Fvg".
"Ho ricordato all'assessore - dice ancora Pellegrino - che se il
suo progetto e programma, a suo dire, porteranno benefici alla
collettività li esponga a tutti e vada fiero del lavoro svolto.
Invece, ancora una volta, si è sottratto al confronto pubblico
con le tantissime persone che dopo ore di attesa lo stavano
aspettando al termine dei colloqui istituzionali".
"Da parte mia - conclude Pellegrino - porterò, come ho sempre
fatto, la questione nelle sedi istituzionali sentendomi ancora
più forte grazie al sostegno avuto a Tolmezzo, così come a
Latisana, Pordenone e in ogni zona della regione che sta vedendo,
a poco a poco, smantellare quel servizio sanitario regionale che
fino a dieci anni fa era il fiore all'occhiello dell'Italia".
ACON/COM/sm