(ACON) Trieste, 22 apr - Sono 267 i casi trattati nel 2024 dal
Difensore civico del Friuli Venezia Giulia, Arrigo De Pauli, di
cui il 47% relativi a provvedimenti amministrativi, il 24%
attribuili al comparto sanità, l'1% alle Ater e il 9% a materie
residue.
Lo evidenzia lo stesso organo di garanzia indipendente nella
relazione annuale in merito al proprio operato per l'anno scorso,
"durante il quale - evidenzia - vi è stata l'interlocuzione con
enti locali in 88 casi, con quelli statali e parastatali in 39 e
35 con la Regione, mentre 15 casi hanno riguardato privati
dissidi".
De Pauli ricorda che "la legge 191/2009 ha soppresso la figura
del difensore civico comunale ma, allo stesso tempo, si è
prevista la possibilità di attribuire le funzioni dello stesso al
difensore civico provinciale o regionale a garanzia
dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica
amministrazione. Pertanto, sono state sottoscritte apposite
convenzioni con 31 Comuni per la risoluzione di diversi
contenziosi: una piccola fetta (14%), tuttavia, rispetto ai 215
Comuni presenti sul territorio regionale".
Entrando nel dettaglio delle proprie attività, De Pauli fa sapere
che "in materia di salute sono state fitte le interlocuzioni con
le aziende sanitarie in merito alle criticità rilevate nel
settore: criticità - spiega - dovute alla carenza di personale
medico e infermieristico e che discendono da molteplici fattori,
tra cui si annoverano la programmazione del fabbisogno che ha un
saldo negativo tra nuove assunzioni e quiescenze. Va segnalata,
inoltre, una scarsa attrattività del sistema pubblico a vantaggio
di quello privato. Le risorse incentivanti, a fronte di carichi
lavorativi importanti, non sono state sufficienti a motivare le
figure appartenenti alla dirigenza e al comparto che preferiscono
trasferirsi nelle strutture private accreditate ove hanno un
guadagno in termini di qualità della vita, senza dover sottostare
a turni e carichi di lavoro attualmente come quelli in essere
presso il privato.
"I concorsi pubblici - prosegue ancora il difensore civico -
registrano poche persone in graduatoria rispetto alle domande di
partecipazione iniziale e, molto spesso, chi rimane non accetta
l'incarico perché vincitore altrove o perché aderisce a proposte
del privato".
"Per quanto attiene alle richieste di accesso ai percorsi di
tutela e ai rimborsi - aggiunge De Pauli - si evidenzia un
divario assai rilevante fra le varie aziende territoriali:
l'Asugi risultava non avere ancora evaso nel 2023 più di mille
richieste di attivazione dei percorsi di garanzia, contro
soltanto sette autorizzazioni al rimborso, Asufc non risultava
aver dato corso ad alcun rimborso e Asfo non ne aveva autorizzato
nessuno".
Gli interventi in ambito Ater hanno invece riguardato "doglianze
principalmente rivolte all'asserita cattiva manutenzione degli
immobili locati e dei relativi servizi".
De Pauli sottolinea anche come "si è cominciato a sperimentare un
altro aspetto, non secondario, della mission del difensore civico
quale tutore dei diritti fondamentali dei cittadini. Di qui le
ricercate occasioni di illustrazione della Costituzione a diverse
platee e la partecipazione attiva a convegni di riscontrato
interesse".
"Particolare impegno - assicura infine il difensore civico
regionale - verrà speso per la verifica dell'effettivo livello di
tutela riservato ai percorsi di garanzia per le visite
ambulatoriali specialistiche, agli accertamenti diagnostici e ai
livelli essenziali di assistenza".
ACON/SM-fc