(ACON) Trieste, 19 apr - - "La carenza di acqua del But non ha
nulla a che fare con l'innevamento artificiale del polo sciistico
dello Zoncolan. Un problema climatico esiste e di questo ne
abbiamo tutti contezza, ma associarlo alla secca è sbagliato".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Massimo Mentil
(Pd) intervenendo nel dibattito emerso a seguito della
discussione in Aula.
"PromoturismoFvg - spiega Mentil - preleva acqua dallo scarico
della centrale idroelettrica di Noiariis della Secab, per un
massimo di 20 litri al secondo. Lo scarico rilascia al minimo 700
litri al secondo e nel caso lavori a pieno 2.500 litri al
secondo. Quindi il prelievo da parte di PromoturismoFvg è un
infinitesimo della quantità d'acqua presente in quel punto del
But, dove oltre allo scarico di Secab c'è anche la sorgente 'Aghe
vive' che rilascia sul But mediamente 300-400 litri al secondo,
quindi quanto dichiarato dal collega Moretuzzo è quantomeno
discutibile, e quanto dichiarato da altri più volte è una
stupidaggine".
"Il tema vero - continua l'esponente dem - è che senza neve in
quota nel periodo invernale il But si trasforma da fiume con
acqua permanente a torrente, perché le piovosità, sempre più
temporalesche, non garantiscono un flusso costante minimo lungo
il fiume. Quello che il Pd chiede da anni a PromoturismoFvg,
proprio rispetto ai cambiamenti climatici e quindi per un maggior
rischio di mancanza di neve, è che i poli nati come invernali
diventino poli turistici durante tutto l'anno, valorizzando così
anche le altre stagioni".
"Gli investimenti della Regione vanno dunque ricalibrati in
quest'ottica. Va, infine, ricordato - conclude Mentil - a tutti
che pure nelle difficoltà delle situazioni climatiche, il polo
dello Zoncolan garantisce oltre 300 posti di lavoro nella
stagione e un indotto economico rilevantissimo. Si insista quindi
su un polo che lavora 365 giorni l'anno senza guardare a
questioni che non c'entrano nulla".
ACON/COM/sm