(ACON) Trieste, 17 apr - "L'obiettivo di questa mozione era
quello di valorizzare la professione dello spazzacamino e le
particolari competenze possedute dai cittadini che svolgono tale
attività dalla tradizione ormai secolare ma, ancora oggi,
preziosa e suggestiva".
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria
Capozzi (Movimento 5 Stelle), facendo riferimento all'istanza
depositata dal collega Elia Miani, e da lei stessa sottoscritta
quest'oggi nel corso dei lavori d'aula, che mirava al legittimo
riconoscimento della professione di spazzacamino qualificato.
"Allo stesso tempo, considero anche doveroso - aggiunge
l'esponente pentastellata - assicurare al territorio il supporto
di adeguate e qualificate professionalità a tutela della
sicurezza delle persone rispetto al rischio di avvelenamento da
monossido di carbonio. Senza dimenticare l'altrettanto delicata
difesa delle abitazioni stesse rispetto al grave rischio di
incendio che deriva da un mancato o scarso controllo delle canne
fumarie che, invece, devono essere oggetto di costante ed esperta
manutenzione".
"Inoltre, partendo da queste certezze e dalle responsabilità che
ricadono sulle spalle degli spazzacamini, rimane anche
l'importanza - precisa Capozzi - di agire sulla qualità dell'aria
visto che la combustione della legna nei piccoli impianti
domestici genera notevoli emissioni di inquinanti. Su questo
problema si sta lavorando da tempo e, in particolare, nell'ambito
del progetto europeo PrepAir che, fra le sue azioni, ha previsto
la creazione e valorizzazione della figura dello spazzacamino
qualificato".
"Anche nella prospettiva di un concreto e reale processo di
transizione ecologica, dunque, la formazione - sottolinea la
rappresentante del M5S - deve costituire un passaggio importante
che non va a sovrapporsi con altre figure professionali di
settore, altrettanto competenti ma diversificate".
"Giusto, quindi, il proposito di aprire un tavolo di
concertazione con le associazioni di categoria - conclude Capozzi
- al fine di approfondire e individuare norme specifiche per la
disciplina della professione, incentivando al tempo spesso
percorsi formativi e riconoscendo la figura in tutte le sedi
opportune".
ACON/COM/fa