Trieste, 10 set - Lotta alla diffusione degli stupefacenti tra i giovani, alle truffe agli anziani e per la salvaguardia del territorio attraverso sinergie operative, tecnologie avanzate e controllo delle frontiere.
Sono questi gli obiettivi della collaborazione tra Regione e Questura di Trieste, confermati oggi dall'assessore alla Sicurezza Federica Seganti, e dal nuovo questore Giuseppe Padulano, che si sono incontrati oggi nel palazzo della Giunta di piazza Unità per riaffermare la validità degli impegni assunti e avviare anche qui alcune iniziative già varate con successo da Padulano a Udine.
''Lavoreremo, anche grazie alle risorse che ci sono state messe a disposizione dalla Regione, su una serie di progetti che porteremo avanti per la diffusione della cultura e del rispetto della legalità, per coinvolgere le scuole e le famiglie contro l'uso di droga e alcol tra i giovani, per intervenire a favore delle fasce deboli e contro le truffe agli anziani, un fenomeno che ci rattrista e ci fa rabbia'' ha dichiarato Padulano ai giornalisti.
''Con l'assestamento di bilancio abbiamo messo fondi a disposizione di progetti a favore di queste fasce della popolazione'' ha ricordato l'assessore Seganti, notando che, per quanto riguarda i giovani, le iniziative saranno portate avanti con l'obiettivo di salvaguardare la vivibilità del territorio e la serenità delle famiglie. ''Riuscissimo a distogliere anche solo un ragazzo da certe abitudini o recuperarlo, sarebbe già un risultato'' ha detto Seganti.
L'assessore e Padulano hanno quindi confermato che sono al vaglio iniziative per aiutare le persone anziane a difendersi dalle truffe e hanno annunciato che su questo fronte verrà chiesto anche l'aiuto del media.
''Sono in diminuzione le ruberie nelle case ma il tema dei furti agli anziani va affrontato consentendo a queste persone di tutelarsi - hanno detto Padulano e Seganti, che hanno sottolineato quindi l'importanza delle sinergie avviate tra le diverse Forze dell'ordine e dell'uso di tecnologie avanzate.
''Come ci viene indicato anche dal ministero degli Interni da un paio di anni stiamo mettendo al primo posto la collaborazione tra le Forze dell'ordine, e tra gli enti e le istituzioni preposte alle varie attività - ha spiegato l'assessore - ed è stata fondamentale in questo senso la prima interconnessione delle sale operative, avviata proprio a Trieste''.
A Udine sono state invece sperimentate le cosiddette ''telecamere intelligenti'' che saranno utilizzate anche a Trieste ''nella consapevolezza - ha detto l'assessore - della responsabilità che ci deriva dal fatto di essere un territorio di transito, dove il controllo di tutto ciò che passa in entrata ed uscita, in termini di merci e persone, viene fatto anche a servizio del Paese''.
ARC/LVZ