(ACON) Trieste, 15 apr - "È ormai trascorso più di un anno da
quando avevamo depositato una mozione a mia prima firma,
sottoscritta da tutte le forze di opposizione in Consiglio
regionale, per impegnare l'Esecutivo del Friuli Venezia Giulia a
esercitare la facoltà di immissione nel possesso delle cosiddette
opere asciutte, ritenute funzionali all'intero sistema di grande
derivazione a uso idroelettrico, corrispondendo ai concessionari
uscenti il prezzo valorizzato in base alla normativa vigente".
Lo evidenzia, IN una nota stampa, la consigliera regionale
Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), aggiungendo che "la
settimana scorsa la Giunta Fedriga ha approvato una delibera in
tale direzione. Tuttavia, ha anche già messo le mani avanti: i
concessionari uscenti, nonché scaduti, come nel caso dell'asta
del Cellina Meduna, ovvero Edison, difficilmente accetteranno il
valore individuato dalla Regione. Sarà pertanto necessario un
collegio arbitrale per dirimere la controversia".
"Nel suo comunicato stampa, rispetto a quanto deliberato, la
Giunta non ha tuttavia riportato - aggiunge l'esponente
pentastellata, rendendo noti i termini del documento con cui la
Regione ha espresso la volontà di ottenere il possesso dei
cosiddetti beni asciutti funzionali alle grandi derivazioni a uso
idroelettrico - un passaggio che ci sembra molto interessante.
Ovvero, l'intenzione di voler posticipare la scelta in merito
alle modalità di assegnazione previste dalla legge regionale, al
momento in cui sarà definito il valore delle opere asciutte".
"Prendiamo perciò atto che, a distanza di ben quattro anni e
mezzo della legge regionale approvata in materia, la Regione deve
ancora scegliere - prosegue Capozzi - la modalità di assegnazione
delle nuove concessioni".
"Così come prendiamo atto - sottolinea con amarezza la
rappresentante del M5S - che la proroga delle tre concessioni
scadute sull'asta del Cellina Meduna, una addirittura dal 2010,
continua indisturbata, senza alcuno sforzo da parte del Governo
italiano per approvare una norma che la preveda".
"Chissà se arbitri e Regione - si domanda in conclusione Capozzi
- vorranno tener conto anche di quanto i concessionari stiano
guadagnando grazie a questi continui ritardi...".
ACON/COM/fa