Mortegliano, 14 apr - La riapertura del Punto salute di
Mortegliano è la dimostrazione che le azioni virtuose camminano
con le gambe di quelle persone che credono con convinzione nella
realizzazione di progetti fondamentali per il bene della
comunità. Gli sforzi fatti dalle istituzioni e dai professionisti
del sistema sanitario dopo l'evento calamitoso che ha colpito
questa parte del Friuli Venezia Giulia trovano oggi il giusto
coronamento, reso possibile da un grandissimo lavoro di squadra.
Realtà come questa sono la migliore risposta a tutte quelle
manifestazioni di protesta organizzate da pezzi del settore
ospedaliero che svolge un lavoro importantissimo ma che continua
a difendere situazioni non più sostenibili. Questo presidio è
parte determinante di quella organizzazione territoriale di
prossimità in grado di gestire molti bisogni dei cittadini,
riducendo la pressione che condiziona negativamente l'attività
dei nostri ospedali.
Questo, in sintesi, il concetto espresso dall'assessore regionale
alla Salute che questa mattina ha fatto visita al Punto salute di
Mortegliano, riaperto dopo la gravissima grandinata che ha
devastato il territorio nel luglio del 2023.
Nella struttura, che aveva registrato lo sfondamento del tetto e
l'allagamento di tutti i locali, operano quattro dottoresse e
altri operatori sanitari e amministrativi che da anni si prendono
cura di circa seimila pazienti adulti e di mille bambini.
Nel corso dell'incontro è stato ricordato l'impegno profuso dal
Comune di Mortegliano, dall'Azienda sanitaria universitaria
Friuli centrale (Asufc), dalla Protezione civile e dalla Regione
sia nelle fasi immediatamente successive all'evento calamitoso
per mantenere l'operatività del Punto salute che negli interventi
per ripristinare il più velocemente possibile la funzionalità
dell'immobile di via 25 aprile che da poche ore ha riaperto al
pubblico.
Per l'assessore regionale l'attività congiunta, garantita dal
centro di Mortegliano e dalla Casa di comunità di Codroipo che
aprirà a breve, rappresenta un modello per la sanità territoriale
del Friuli Venezia Giulia.
ARC/RT/gg