L'assessore alle Autonomie locali ha partecipato al vernissage
Trieste, 11 apr - Questa è una mostra diversa, perché in questo
contesto siamo soliti vedere esposizioni legate a una storia più
attuale: quella di Fiume, dell'Istria e della Dalmazia - temi
affrontati anche in rassegne molto recenti. Oggi, invece, con il
tema dei Castellieri, si cambia prospettiva, tornando molto più
indietro nel tempo.
È questo il concetto espresso a Trieste dall'assessore regionale
alle Autonomie locali nel corso dell'inaugurazione della mostra
"Castellieri. Radici di pietra", allestita nel Museo civico della
civiltà istriana, fiumana e dalmata e visitabile fino al 18
maggio con ingresso gratuito (tutti i giorni con orario
10.30-12.30 e 16.30-18.30).
Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale,è stata fatta
una scelta opportuna, che si inserisce pienamente nella missione
dell'Istituto: non soltanto raccontare l'esodo - capitolo
fondamentale della storia di queste terre - ma anche testimoniare
l'intera civiltà istriana, fiumana e dalmata.
L'assessore ha poi sottolineato l'ampia partecipazione di
pubblico al vernissage, evidenziando come tale presenza
costituisca un segnale chiaro del forte affetto nei confronti
dell'Irci. Un affetto che è merito del presidente e del direttore
dell'Istituto, nonché di tutti i collaboratori e volontari.
Infine, l'assessore ha rimarcato come, trovandosi il Museo in una
posizione centrale della città particolarmente frequentata, molte
persone avranno nel prossimo mese l'occasione di scoprire un
ulteriore frammento della storia della Venezia Giulia: da vedere,
conoscere e - auspicabilmente - raccontare.
ARC/GG/al