Welfare: innovazione sociale leva per una comunità coesa e attrattiva

A breve una norma regionale per progettare e gestire interventi sul tema a favore della collettività. A S. Vito illustrato modello promosso dal Consorzio Ponte Rosso San Vito al Tagliamento, 10 apr - Le dinamiche demografiche, economiche e sociali stanno ridefinendo le priorità della popolazione e facendo emergere nuovi bisogni. In questo scenario, è fondamentale adottare soluzioni innovative, in grado di sviluppare forme di welfare territoriale capaci di coinvolgere l'intera comunità e contribuire concretamente al benessere delle persone. È questo, in sintesi, il concetto espresso dall'assessore regionale alla Famiglia nell'ambito dell'incontro svoltosi al centro servizi polifunzionale dell'area industriale Ponte Rosso di San Vito al Tagliamento, dove è stato illustrato il modello di welfare aziendale e territoriale delle realtà insediate in quel territorio. Secondo quanto riferito dall'esponente della Giunta, l'Amministrazione regionale intende rafforzare il sistema di welfare attraverso un disegno di legge sull'innovazione sociale, attualmente in fase di predisposizione. Uno degli obiettivi è costruire veri e propri ecosistemi locali formati da imprese, enti pubblici, associazioni e altri attori territoriali, in grado di progettare e gestire interventi integrati a beneficio delle comunità. L'assessore ha sottolineato come questo modo di agire può rappresentare una leva fondamentale per garantire la permanenza, l'inclusione e l'attrattività del territorio. In quest'ottica, la Regione ha già messo in campo una serie di misure concrete a sostegno dei servizi per le famiglie e del diritto allo studio, ambiti in cui gli investimenti sono cresciuti in modo significativo: nel primo caso si è passati da poco più di 20 milioni a 75 milioni di euro, mentre nel secondo il totale delle risorse destinate ai servizi ha raggiunto i 95 milioni. La Regione ha poi ribadito la necessità di costruire un quadro normativo stabile e inclusivo, capace di affrontare le incertezze generate da cambiamenti fiscali e trasformazioni del mercato del lavoro. Lungo questo solco si innesterà la norma in via di definizione, che l'assessore ha annunciato conterrà strumenti flessibili e duraturi, per promuovere un welfare moderno e aderente alle reali esigenze delle persone. Un altro elemento ritenuto essenziale è il riconoscimento dell'identità delle persone e la riqualificazione dei territori, non solo come spazi fisici ma anche come ambienti sociali dove costruire relazioni, opportunità e percorsi di vita. In tale prospettiva, la radicazione dipende dalla capacità di offrire servizi coerenti, integrati e facilmente accessibili; per la Regione, il progetto di welfare delle aziende operanti all'interno del Consorzio Ponte Rosso va in questa direzione, diventando quindi una buona pratica di collaborazione tra soggetti pubblici e privati. È stato infine evidenziato che la responsabilità sociale delle imprese non si esaurisce nella sostenibilità ambientale, ma include sempre più il benessere dei lavoratori e la promozione di modelli organizzativi innovativi. La Regione ha confermato la volontà di sostenere progettualità coerenti con questi obiettivi, capaci di coniugare produttività, qualità della vita e coesione sociale. ARC/AL/pph