Udine, 10 apr - Gli esperti definiscono la neurodegenerazione
la sfida del terzo millennio e l'esponenziale crescita delle
malattie ad esse legate come un' 'epidemia silente': la politica
è chiamata a definire le inevitabili traiettorie della sanità
pubblica in una stagione della storia ad un bivio tra due strade,
una che mantiene in vita l'attuale modello ospedale-centrico in
grado di rispondere all'acuzie e una che, riordinando quel
necessario modello, governi anche l'inevitabile crescita delle
cronicità, e con esse i fenomeni neurodegenerativi.
È il concetto espresso in sintesi dall'assessore regionale alla
Salute e Politiche sociali al convegno organizzato all'auditorium
della Biblioteca scientifica e tecnologica Rizzi dell'Università
di Udine "La neurodegenerazione: sfida del 3° millennio: diagnosi
precoce, terapia di precisione e prevenzione".
Partecipano al congresso tra oggi e domani un centinaio di medici
specialisti in neurologia, psichiatria, nutrizione clinica,
endocrinologia, geriatria, medicina interna, medici di medicina
generale e una sessantina di partecipanti del corso di laurea in
fisioterapia, assieme a infermieri psicologi e fisioterapisti.
Introdotto dalla responsabile scientifica Mariarosa Valente,
direttrice della Clinica Neurologica e di Neuroriabilitazione di
Asufc, e dai saluti del rettore dell'Ateneo friulano, il convegno
si propone di proporre modelli per la riorganizzazione dei
servizi e le trasformazioni della sanità pubblica indispensabili
per la sostenibilità di cure a una platea di utenti sempre più
vasta.
Richiamando il fatto che il numero dei posti per la non
autosufficienza in Friuli Venezia Giulia vale oltre tre volte
quella dei 3mila posti letto ospedalieri e come ormai quindi sia
necessario considerare che il bisogno di risposta sanitaria non
sia più quello di un ulteriore posto letto in un presidio
ospedaliero ma quello ben più vasto, in una struttura sociale
profondamente mutata, di una risposta a pazienti e famiglie di
gestione della cronicità, l'assessore ha ringraziato i tanti
giovani professionisti e specializzandi per l'approfondimento di
percorsi di diagnosi sempre più accurata e precoce.
ARC/EP/pph